Viaggio d'affari a madrid ep. 4
Data: 04/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: granbear
... automaticamente ed il taxi, probabilmente notato delle telecamere s’incamminò per un lungo viale alberato giungendo ad uno spiazzo posto di fronte ad una elegante casa in stile neoclassico.
Scesi dall’auto, pagai il tassista che immediatamente andò via.
Cominciai a preoccuparmi vedendo l’auto allontanarsi lasciandoci soli di fronte a quella grande casa dall’aspetto tetro ed austero. Sofia notò il mio nervosismo e mi ammonì dicendo ”rammenta ciò che hai promesso … non devi farmi fare brutte figure … ora non puoi più tirarti indietro..” stavo per rispondere quando una figura femminile si affacciò alla porta invitandoci ad entrare in casa “prego” ..disse “siete attesi”.
Entrammo senza fiatare e la figura scura che alla luce si materializzò in un compassato maggiordomo, ci accompagnò in un accogliente salotto, illuminato dalla luce fioca di numerosa candele che metteva in risalto i velluti rossi dei divani stile dannunziano.
Ci sedemmo su un divano ed attendemmo, Sofia tranquilla ed io con il cuore in gola, quel luogo mi metteva l’angoscia, ma ormai non potevo far nulla.
Ad un tratto si aprì la porta e rimasi trasecolo, entrarono due uomini mastodontici, sembravano i gemelli di Mike Tyson, neri, muscolosi, mastodontici con indosso due eleganti vestaglie di seta che li ricoprivano fino ai piedi ma che lasciavano intravedere il loro petto largo e possente ed il collo taurino. Entrambi non erano molto alti, circa un metro ed ottanta, ma la loro massa li faceva ...
... apparire mostruosi.
“Ciao Sofia.. come stai” e sorrisero anche a me in segno di saluto.
Il maggiordomo entrò spingendo un carrello con bevande d’ogni genere ed andò via silenzioso.
Uno dei neri fece quattro rum & cola e ne porse uno a ciascuno senza peraltro chiedere cosa gradivamo. Ero agitatissimo, anche se cercavo di non darlo a vedere.
Sofia invece era perfettamente a suo agio ed aveva iniziato a troieggiare con uno dei due che nel frattempo aveva iniziato a farle complimenti sconci sulla mise che indossava. Sofia in breve iniziò a palpare l’uomo fin sotto la vestaglia provocandone una erezione portentosa. Sofia a quel punto, ammirata, sfilò la vestaglia all’uomo che apparì in tutta la sua mostruosità. Aveva un cazzo smisurato, lungo non meno di trenta centimetri e grosso almeno venti, la cappella poi, nera e lucida, era più grossa di una palla da biliardo.
Sospirai dall’emozione, quando anche il secondo negro si tolse la vestaglia e mostrò uno spettacolo analogo.
Questo, pur avendo più o meno le stesse dimensioni del primo, non ce l’aveva ancora perfettamente duro.
Avrei voluto scappare urlando ed invece rimasi impietrito.
Sofia, ancheggiando verso un divano, chiese ai due di avvicinarsi, inizio così a studiare avidamente accarezzando con le mani i cazzi dei due negri, che si disposero intorno a lei. In seguito, messasi in ginocchio, iniziò a fare la stessa operazione con la lingua concentrandosi sulla cappella e sul filetto di entrambi, i due, ad occhi ...