1. Maz e morix - 10 – stefania la pietosa, … fa la vulva appiccicosa


    Data: 04/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Aleppe

    ... linguaggio veramente troppo esplicito cominciava a provocare un certo disagio, ma anche una certa curiosità. “lei ha provato ad opporre resistenza e continuava a rifiutarsi, senza urlare solo perché eravamo in un posto pubblico e si vergognava. Io allora ho approfittato della situazione e sono riuscito a metterglielo tra le labbra e muovendole la testa in su e in giù, dopo poco le sono venuto in bocca. A quel punto ho mollato la presa e lei si è incazzata come una bestia, mi ha inviato una serie di improperi e se ne è andata via dopo avermi lasciato.” “Certo, non sei stato molto carino” disse Stefania “forzare una donna ad un rapporto orale è farle violenza.” “Ma non volevo farle violenza, solo che tutte le volte che ci tocchiamo, io mi eccito e mi viene un cazzo enorme. A questo punto ho bisogno di sfogarmi, e non può essere che a diciotto anni mi accontenti ancora di una pugnetta. Vedi, anche adesso, nel raccontarti questo episodio il cazzo si è inturgidito.” Disse Morix e, come se nulla fosse, aprì la cerniera e sfonderò il suo membro da 24 cm e di lunghezza e 4 di diametro. Stefania, che non si aspettava questo sviluppo, rimase al momento interdetta. I suoi sensi erano attratti dal quello svettante membro giovanile, mentre la sua morale le imponeva di mantenere un contegno, se non addirittura di andarsene. Morix approfittò della di lei titubanza per afferrarle una mano, portarla sull’asta e chiederle “Vedi, senti come è duro? Lo è talmente che mi fa male! Devo ...
    ... venire!”, e cominciò così a muovere la mano di lei su è giù. Quando si accorse che il ritmo procedeva anche senza che lui dovesse forzarlo, mollò la sua mano, che continuava a segarlo con maestria, mentre gli occhi lo fissavano quell’asta lucida come incantati. “Adesso vedo quello che posso fare per farti passare il dolore …” provò a dire Stefania, le cui parole spezzate uscivano a difficoltà dalla laringe intasata dalla saliva. “Stefania”, le disse Morix fissandola negli occhi, “ti prego, fammi un pompino.” Aveva gli occhi umidi mentre pronunciava queste parole e Stefania non se la sentì di non soddisfare quel suo desiderio … e non le costava neppure una gran fatica. Abbassò allora la testa, diede qualche colpo di lingua alla cappella e, in pochi secondi, se lo prese in bocca. Non ci fu bisogno che lui le muovesse la testa: Stefania sapeva il fatto suo in tema di sesso orale! Poco prima di venire, Morix le sollevò la testa, la guardò intensamente negli occhi e la baciò intensamente, frugandole tra le cosce in cerca della vulva. Che, una volta trovata, cominciò a stuzzicare. Stefania si lasciò andare al piacere, reclinò i busto e la testa e cominciò ad ansimare. Per Morix questo era il segnale. La sollevò, la portò sul letto, le sfilò i fuseaux attillati e le mutandine bianche per poter agire nella più completa libertà. Stefania, al solito, avrebbe voluto reagire, fermarlo, ma i sensi prevalsero sulla consapevolezza e si lasciò masturbare senza opporre resistenza. E non la oppose ...