1. Matteo - capitolo primo (parte prima)


    Data: 06/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: DolceBsx, Fonte: Annunci69

    ... avevano deciso di rimanere in piscina, così i due erano liberi di andare dove volevamo.
    
    -Io l’ho già fatto,- disse Alessandro, avviandosi al garage per tirare fuori la moto.
    
    Matteo entrò in casa e indossò il tanga, coprendolo con dei calzoncini corti. Le loro mamme stavano uscendo per andare in piscina e chiese alla sua se potevano fare uno spuntino al mare e rientrare solo nel pomeriggio.
    
    Acconsentirono entrambe e i due ragazzi prepararono dei panini, riempirono una grossa bottiglia termica con acqua e ghiaccio, poi caricarono tutto nel bauletto della moto, indossarono i caschi e partirono.
    
    -Da che parte andiamo?- Chiese Alessandro visto che era la prima volta che veniva in Sardegna, mentre Matteo poteva ormai considerarmi un veterano.
    
    -Verso il Romazzino, direi: ci sono un sacco di spiaggette.
    
    Alessandro conosceva la strada ed Matteo si godette la passeggiata con le mani appoggiate sulle cosce dell’amico. Gliele aveva messe quasi sull’inguine e a un tratto si rese conto che il pollice della sinistra era proprio contro il suo pisello. Non la spostò, perché improvvisamente l’idea che aveva in mente stava prendendo forma e voleva scoprire le reazioni di Alessandro, anzi, approfittando di una buca dell’
    
    asfalto che lo aveva costretto a rafforzare la presa sull’amico, le spinse un poco più in su. Lui non disse nulla, ma il suo pene cominciò a ingrossare e dopo pochissimo tempo si accorse che era quasi completamente eretto e gli premeva contro il pollice. ...
    ... Mosse la mano come per caso e lo sentì tendersi ancora di più. Indossavano entrambi calzoncini leggerissimi e l’uccello del ragazzo doveva essere sgusciato fuori dal minuscolo tanga, sul lato sinistro, così a Matteo sembrò di toccare il sesso nudo dell’amico. Alessandro continuò a guidare tranquillamente, e lui mantenne il contatto contro quel tronchetto di carne e mentre lo faceva anche il suo pisello cominciò a drizzarsi.
    
    Qualche esperienza con dei ragazzi l’aveva avuta e anche abbastanza spinta, così, vedendo che l’amico non accennava a spostarsi, immaginò che anche lui non ne fosse proprio a digiuno. La posizione sulla moto però non gli permetteva molti movimenti, così era possibile che subisse la pressione della sua mano senza riuscire a impedirlo. Non lo sapeva, ma lasciò la mano dove si trovava.
    
    Raggiunsero il litorale e indicò all’amico una stradina che ricordava di avere visto l’estate scorsa quando con i genitori erano arrivati da quella parte via mare e si eravamo fermati in una piccola cala. Il viottolo che imboccarono era parecchio tortuoso e accidentato e ci si poteva passare solo con una moto, era inoltre abbastanza lungo da scoraggiare eventuali bagnanti che avessero voluto raggiungere la spiaggetta a piedi. I sussulti della moto fecero si che l’adolescente potesse spingere ancora di più la mano contro il sesso dell’amico, ma lui continuò a tacere e il suo uccello prese a pulsargli contro il pollice, a dimostrazione della sua eccitazione crescente.
    
    Si ...