Matteo - capitolo primo (parte prima) - Racconti Erotici

Matteo - capitolo primo (parte prima)

... fermammo quasi in riva al mare e scesero dalla moto lasciandola parcheggiata all’ombra di un grosso cespuglio.

-Possiamo fare a meno dei costumi,- disse Matteo guardandosi intorno e appurando che la

minuscola spiaggetta era del tutto deserta. Al largo c’erano delle barche ancorate, ma a meno che non avessero usato un cannocchiale non avrebbero potuto accorgersi se i ragazzi avevano o meno il costume da bagno.

-Direi proprio di si,- approvò Alessandro, rivolgendogli un’occhiatina indagatrice e si sfilò i pantaloncini. Matteo lo imitò e si tolse anche il tanga, lasciando che il pisello ancora dritto puntasse liberamente all’insù. Alessandro lo sbirciò e si tolse a sua volta il costumino. Anche il suo sesso era eretto e il ragazzino lo fissò pensando a quello che aveva in mente. Nudi si erano già visti, ma con gli uccellotti dritti mai. Il maggiore sul pube aveva un cespuglietto chiaro ancora abbastanza piccolo, che copriva a mala pena lo scroto, mentre Matteo poteva ostentare solo un piccolo boschetto alla radice del membro e per il resto era ancora completamente glabro.

-Ce l’hai duro,- disse rivolgendo all’amico un’occhiatina maliziosa e arrossendo suo malgrado.

-Anche tu non sei per niente tranquillo,- gli rispose Alessandro sbirciandogli l’inguine.

-È stata una gita un po’ eccitante...- sussurrò Matteo, che adesso cominciava a essere pieno di dubbi su quanto avrebbe voluto fare in seguito.

-Già... Sei una piccola peste,- lo redarguì Alessandro, ma non ...

... sembrava affatto arrabbiato.

Stesero i teli da mare sulla sabbia e si sdraiarono, ma i loro uccellotti pareva che non avessero la minima intenzione di rientrare nei ranghi.

-Ne ho voglia...- mormorò l’adolescente e proprio non riuscì a tenere una mano lontana dal pisello eretto.

- Anch’io,- ammise Alessandro in un sussurro, imitandolo.

-Vuoi che ti faccia venire?- Chiese improvvisamente Matteo, arrossendo di nuovo, ma ormai deciso a vedere se avrebbe potuto ottenere da lui quello che voleva.

-Ti accarezzi con gli amici?- Gli chiese Alessandro, rivolgendogli un’occhiatina maliziosa.

-Qualche volta capita,- confessò il ragazzino, -tu non lo hai mai fatto?

-Quando avevo la tua età si,- ammise, -ma adesso c’è Francesca e le cose sono diverse.

-Allora non vuoi che ti faccia venire.

-Non lo so... Certo che ne ho voglia...- sospirò, allungandosi sulla schiena.

Matteo usò tutto il coraggio che aveva e gli fece strisciare una mano sulla pancia, spingendola verso l’inguine. Se avesse voluto Alessandro avrebbe potuto fermarlo, ma rimase immobile e quando gli strinse il pene emise un piccolo sospiro, concedendosi alla carezza. Cominciò a masturbarlo piano e lui spinse in alto il bacino mentre il respiro si faceva più frequente. Ormai rassicurato sulle reazioni dell’amico gli prese una mano e se la portò sull’inguine. Anche lui aveva bisogno di carezze e Alessandro non si tirò indietro, impugnandolo e muovendo la mano sul suo sesso irrigidito.

I due ragazzi ...