1. Una storia, mille riflessioni.


    Data: 01/10/2017, Autore: unoduetre

    Se il meccanico lo sapesse si incazzerebbe, a lui è costato cento euro.Qui dentro invece mia moglie fa i pompini per venti, un cifra simbolica, un obolo necessario quantomeno a dare una parziale scrematura.Oggi i soldi non ci servono più, fortunatamente le cose vanno bene ma è così che abbiamo iniziato quando siamo venuti quasi venti anni fa.Siamo partiti senza un soldo con tante idee e tante speranze, un matrimonio come obiettivo ed un attività da mettere in piedi. Nient’altro.All’epoca avevamo poco più di venti anni e ci imbarcammo in quest’avventura con la stessa identica determinazione, io e lei, soli, contro la volontà di famiglie che ci avrebbero voluti impiegati di banca o delle poste, piccoli cloni per medesime esistenze.Non c’è mai piaciuta la loro infelicità. Non ci piaceva la loro vita e non ci interessavano i loro sogni, noi volevamo altro, volevamo provarci e andarcene era l’unica soluzione.Naturalmente fu dura, durissima. All’inizio affittammo una stanza in un appartamento con degli studenti, poi poco alla volta un monolocale e così via, ma ci sacrificammo parecchi anni.La svolta se così vogliamo chiamarla avvenne per caso, grazie ad un amico al quale ogni tanto mi rivolgevo per cercare lavoretti saltuari.Tramite lui conobbi il titolare di una ditta di trasporti, un tipo tranquillo, padre di famiglia con le tasche gonfie affinché gli altri se ne potessero accorgere.Senza peli sulla lingua e con un’assurda disinvoltura mi chiamò nel suo ufficio e mi propose ...
    ... dei soldi in cambio di mezz’ora con la mia fidanzata.“Mezz’ora” mi disse, “mezz’ora è più che sufficiente ho cinquanta anni ormai, sarebbe ridicolo chiedere di più”.Io rimasi perplesso, non mi offesi e non provai lo sdegno che chiunque avrebbe finto di provare, io in fondo sono sempre stato veniale, ho sempre dato ai soldi un importanza primaria e dire che quell’uomo mi facesse schifo sarebbe una bugia. Anzi, francamente io gli uomini così li ho sempre ammirati, diretti, schietti, sinceri, concreti, i tipi che se desiderano una cosa provano ad ottenerla, se si meglio, altrimenti basta, ma comunque azzardano.“Sai chi le guadagna centomila lire in mezz‘ora? Nessuno. Nemmeno quelli dell’ultimo piano al Pirellone”.La mia fidanzata usciva di casa per ottomila lire l’ora, venticinque volte in meno di quello che gli avrebbe dato lui per farsi succhiare il pisello, un lavoro come un altro ma certamente molto meglio retribuito.Non mostrai nulla, ne entusiasmo ne tanto meno collera, in fondo quest’ultima non riuscivo proprio a provarla, gli dissi soltanto che avrei parlato con la mia ragazza e gli avrei fatto sapere.Tornai con lei tre giorni dopo, un ventina di minuti prima che chiudesse la ditta e che gli autisti ed i facchini se ne andassero.Ci salutò con una naturalezza allarmante continuando a dare ordini e ad organizzare le uscite dei furgoni per il giorno successivo.Ammiravo quell’uomo, era a pochi centimetri ed a pochi minuti dal suo svago eppure sembrava gli fosse del tutto ...
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