1. per il piacere di Mara


    Data: 09/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: anonimo2525

    ... permettendomi di guardarla e riguardarla.Ad un certo punto mi disse �basta guardare e fammi capire che mi vuoi veramente� iniziò a strusciare il suo stivale sul mio volto. Non mi feci pregare, volevo arrivare al mio obiettivo, inizialmente mi limitai a baciarlo poi iniziai a le leccare la parte dello stivale che le mi porgeva, che fosse la punta o il tacco.Incredibile si stava eccitando facendomi leccare i suoi stivali. Dopo alcuni minuti mi disse �Basta così è troppo faticoso per me, bacialo da inginocchiato per terra�. Appoggiò quindi nuovamente il piede a terra mantenendo l�altra gamba sempre distesa sul divano. Con difficoltà mi girai su me tesso e con la faccia praticamente a livello del pavimento inizia a baciare nuovamente lo stivale. Non era facile con le mani legate dietro la schiena. La sentivo ansimare ed incuriosito alzai la testa per vedere, si stava toccando. Non riuscii a proferire parola perché con il piede che stavo leccando mi colpi �Non puoi guardare se non te lo concedo io�. Il dolore era stato forte anche perché i testicoli già mi facevano male di suo, erano gonfissimi. Volevo reagire, ma decisi di soprassedere e di stare al gioco. Io le leccavo i piedi e lei si masturbava e godeva. Che strana ragazza, non la credevo così. Un grido soffocato ruppe il silenzio. Era venuta per la terza volta. Io intanto continuavo nelle mie mansioni, ma lei con un calcetto stizzito mi fece capire che dovevo smettere e mi alzai diritto pur rimanendo seduto sui talloni.Mara ...
    ... si mise seduta di fronte a me, e mi fissò per un istante, poi sospirò, prese la mia cravatta e me la mise al collo, tenendola a mo di guinzaglio e mi disse �Adesso mi devi pulire un�altra volta, ma non ti risparmiare, pulisci tutto� e sorrise. Si girò su se stessa e si mese a pecorina, inginocchiandosi sul divano. Fece passare la cravatta in mezzo alle sue gambe e mi tirò a se.Vedevo davanti a me il suo sedere bianco, con le natiche ben aperte, potevo ammirare il suo sfintere e le grandi labbra gonfie e ricoperte dei suoi umori, nello sfondo vedevo anche la sua pancia.La porcellina voleva che rendessi omaggio anche al suo buchetto più privato. Iniziai ovviamente dalla sua patatina, non volevo perdermi i suoi umori. Ma poi mi concentrai sul suo orifizio. Con la lingua facevo cerchi sempre più piccoli dall�esterno fino al centro. Più mi avvicinavo più Lei mi tirava a se con la cravatta. Arrivato al centro iniziai a spingere con la lingua come per entrare poi smettevo e tornavo a leccare. Gradiva molto il mio servizio, evidentemente ero bravo anche se era la mia prima volta.Ad un certo punto gridò basta, mi lascio andare, e prima che io ci potessi capirci qualcosa, si alzò in piedi si rimise slip e pantaloni, prese la borsa estrasse le chiavi e mi liberò un polso.Mi fissò negli occhi un istante, e prima che potessi chiedere cos�è successo, mi ordinò �guai a te se ti masturbi! Chiaro!? Bravo il mio cagnolino� mi accarezzò la testa e se ne andò dicendomi di uscire in fretta e di ...