1. Nobiltà perversa (prologo)


    Data: 02/10/2017, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Candido1967, Fonte: Annunci69

    ... abbastanza aderente da far risaltare, senza falsa modestia, il mio fisico snello ed il mio seno sodo Inoltre alcuni inserti in pizzo lo rendevano ancora più provocante. Collant color crema, scarpe basse in tinta con il vestito (sono abbastanza alta da non aver bisogno di tacchi che trovo scomodi da portare) e pochi gioielli completavano la mia figura. Marta mi aveva fatto un taglio di capelli ed un trucco da non sfigurare nemmeno ad un ballo delle debuttanti. Quando le avevo riferito dell’evento per cui mi facevo quell’acconciatura era rimasta incredula. Poi si era raccomandata affinché facessi sapere alla Contessa Aloisio Marazzini che quel taglio era stato fatto da lei e che se la contessa lo avesse trovato di suo gradimento avrebbe potuto farle visita al salone; Marta sarebbe stata onorata di poterla pettinare ed acconciare. Infine non mi aveva lasciato andare via senza la promessa, da parte mia, di riferirle nei particolari della serata e della villa dei Conti. Anche Gianni era in gran tiro: con il suo vestito nero, una camicia di cotone bianca e cravatta scura: era uno schianto. Scarpe nere lucide; capelli e barba fatti nel pomeriggio dal barbiere. Avevo un marito che avrebbe potuto sfilare in passerella tanto era bello. Per percorrere il paio di chilometri che dividono la nostra casa dalla signorile abitazione prendemmo la berlina di media cilindrata che, seppure non paragonabile al SUV dei Conti, comunque non sfigurava di certo. L’avevamo comprata da soli tre mesi ed ...
    ... era l’ultima versione di quel modello d’autovettura. A pochi metri dal cancello della villa questo si aprì automaticamente: probabilmente i Conti erano ad attendere il nostro arrivo. Percorremmo il lungo viale che, attraversato il giardino, porta all’ingresso principale della dimora e parcheggiammo la nostra auto proprio a fianco a quella degli Aloisio Marazzini. Il Conte era sulla porta di casa: “Ben arrivati cari. Accomodatevi. E’ un piacere avervi a casa nostra”. Che emozione! Facemmo il nostro ingresso rimanendo a bocca aperta per la magnificenza degli interni di quella residenza di campagna.
    
    Ampie stanze con volte in mattoni e soffitti affrescati si susseguivano una dietro l’altra. Ai muri vi erano appesi quadri di ampie dimensioni che erano sapientemente illuminati da luci diffuse sulla parete. I nobili proprietari di casa ci fecero da guida introducendoci dall’ingresso fino ad una sontuosa sala da pranzo facendoci passare per una sala da lettura con biblioteca ed una sala nella quale dominava al centro un biliardo dal panno color blu. Il Conte Aloisio Marazzini quindi mi scostò la sedia imbottita con un morbidissimo velluto e mi invitò ad accomodarmi a tavola. Quando tutti fummo seduti ecco apparire una giovane cameriera in divisa che, dopo averci fatto un inchino a mo’ di saluto, bisbigliò qualcosa al Conte e sparì in fretta. Tutto denotava ricchezza ed opulenza a quella tavola ed in quella stanza. Il lampadario di cristallo sopra le nostre teste, i mobili preziosi, ...