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Federica 26
Data: 10/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987
... sulla scrivania e attendi le sculacciate che ti meriti….e ringraziami ad ogni schiaffo capito?” Era tornato di nuovo minaccioso ed io scattai subito dentro e mi posi come mi aveva chiesto piena di timore ma anche in trepidante di attesa perché comunque stare a 90 gradi col culo fuori era una cosa che mi piaceva talmente tanto da attutire un po’ la paura. Rimasi in posizione con le mele al vento, sentivo che era vicino e ogni tanto mi sfiorava il culo dolcemente ma non succedeva niente….. “SBBBBBAAAMMMM aaaahhhhiiiiii grazie!” ebbi la forza di dire grazie ma era stato davvero forte “SBBBBAAAMMMM graaaaaazie!” Gli sculaccioni si susseguirono incessanti come i miei “grazie” sempre più flebili… Furono venti, dieci per parte e, al termine, il sedere era una miriade di spilli e mi bruciava da morire. “adesso siediti alla tua postazione” Vidi la mia piccola scrivania e mi avviai con un bruciore al culo spaventoso preoccupato di poggiare le mele martoriate sulla sedia. Dietro c’era una seggiola di legno con le rotelle, infilata sotto la scrivania, la feci scorrere indietro per sedermi e rimasi senza fiato vedendo che nel centro della seduta c’era avvitato un pomello d’ottone grande come una piccola arancia tutto lucido, probabilmente lubrificato appositamente. “dai siediti vedrai che col culo rotto che hai non sarà difficile” Io come un automa mi piegai e appoggiando il buchetto su quella cosa liscia e fredda mi accinsi a sedermi. Era grossa e ...
... diventava larga velocemente ma non riuscii a farla entrare lentamente perché era talmente scivolosa che bastò un po’ di pressione per inglobarla in un attimo dentro di me quindi mi sentii veramente aprire il buchetto di colpo enormemente; me la trovai tutta nel culo in un baleno mentre continuavo a sentire il bruciore della sculacciata. Il risultato ovviamente fu che mi piacque tantissimo. “ora alzati di nuovo” E lì ci fu la sorpresa….non riuscivo ad alzarmi perché la forma dell’oggetto, che era strettissimo alla base, aveva permesso al mio buchetto di richiudersi completamente e faceva si che, tentando di alzarmi, facevo quasi alzare la sedia con me. “difficile eh??!!” Ridacchiò Rocco. “devi imparare a rilassarti per farla uscire” Allora provai e dopo un po’ di tentativi, in effetti con un “plop” notevole, ci riuscii. La sua mano sulla spalla mi fece tornare giù e mi sedetti e mi rialzai varie volte finchè non mi venne facile e ovviamente tra il calore delle natiche rosse che si diffondeva, il pomello nel culo e la verga enorme che si era i nuovo avvicinata alle mie labbra…stavo impazzendo di eccitazione. “adesso siediti sulla tua seggiolina, mi farai un bel pompino, così riesco a farti lavorare altrimenti ti violento ogni cinque minuti” Mentre parlava l’aveva già appoggiato sulle mie labbra che si schiusero dolcemente su quel membro possente di cui ero completamente succube. Lui non fece niente ed io ormai rapita dal profumo e dal calore di ...