Pornopoly (2) - visita in prigione.
Data: 10/12/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: GSAwNSA77
... finalmente goduto appieno del mio sogno erotico. Qualche altro giocatore non riuscì a trattenere l’entusiasmo urlando di giubilo e battendosi il cinque. Del resto Pietro era un bel bocconcino e io non ero il solo ad aver messo gli occhi su di lui.
Pietro che evidentemente conosceva le regole, si alzò e andò a sedersi su un divano in disparte in fondo al grande salone. Claudio lo seguì, gli ammanettò le mani dietro la schiena e prima di mettergli la maschera nera sugli occhi e le cuffie con una musica ad altissimo volume sulle orecchie per isolarlo completamente, gli chiese se avesse un desiderio particolare. Pietro senza rispondere alla domanda guardò verso di me e mi fece l’occhiolino accompagnato da un sorriso malizioso. Il messaggio era chiaro e mi bastò annuirgli prima che venisse bendato e la musica iniziasse a rimbombargli in testa.
Quando Pietro fu sistemato, il gioco proseguì ed era arrivato il mio turno. In una manciata di secondi Giovanni il pompinaro e l’altro ragazzo, Graziano, che si era distinto anche lui in ottime prestazioni orali per barattare un terreno, si fiondarono contemporaneamente sull’inerme prigioniero sotto gli occhi sbigottiti di tutti. “Le solite cagne in calore non perdono tempo” commentò Claudio invitandomi a lanciare i dadi. Si inginocchiarono davanti al divano-prigione e insieme gli slacciarono i pantaloni per liberare il suo pene già in evidente erezione. Fu Giovanni il primo ad affondare la bocca, seguito a ruota dal compagno che si ...
... dedicò a leccare le grosse palle di Pietro che poggiavano sul divano come due belle susine. Se lo passavano da una bocca all’altra, le loro lingue si rincorrevano su quella turgida mazza che si imponeva sulle loro labbra vogliose, si scambiavano la saliva e insieme continuavano a succhiare avidamente. Ogni tanto mentre avanzavo con la pedina e cercavo di seguire il gioco, lanciavo un’occhiata alla prigione e la scena che si presentava ai miei occhi era davvero eccitante. Pietro seduto sul divano con le braccia immobilizzate dietro la schiena e la testa rivolta al soffitto, si lasciava succhiare tranquillamente sapendo che presto gli avrei fatto visita anche io. Nell’attesa era evidente che si gustava quel doppio pompino come un delicato antipasto prima del piatto forte.
Finito il mio turno di gioco mi scusai con i miei compagni, mi alzai e mi sgranchii le ginocchia indolenzite. Senza chiedere presi un preservativo e il lubrificante a disposizione per il gioco e mi diressi verso Pietro. Era il momento giusto, aveva il cazzo durissimo, pronto per me. I miei due compagni di gioco si fecero da parte, io mi sfilai i pantaloni, srotolai il goldone sulla mazza con un filo di gel sulla punta e mi misi a cavalcioni sopra di lui. Quando la cappella premette vogliosa contro il mio buchetto lubrificato, Pietro accennò un leggero sorriso. Anche se estraniato dalla realtà, aveva intuito che ero io, sapeva cosa stava per succedere e la cosa lo eccitò ancora di più.
Feci un sospiro e ...