1. Il nuovo armadio (seconda parte)


    Data: 10/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    ... sentire cos’è successo. No, non voglio che pensi che io non posso fare a meno di lui. Forse si, ho bisogno del suo cazzo. Ho bisogno di farmi scopare ancora. Non ne posso più fare a meno. Mi piace. Si che mi piace. Non viene. Non viene ancora. Che faccio?” Finalmente suonò il citofono, era lui. “Sei in ritardo. Pensavo che non venissi più”. “Cucciolo, sono solo le 16:35”. “Ah, si è vero, sali”.
    
    Aprì la porta e si trovò di fronte quel marcantonio di Vincenzo: alto, muscoloso, peloso, con due occhi bellissimi, due gran bei baffi neri, quell’aria da stracciafiche (ma anche da stracciaculi, naturalmente). “Ciao”, disse emozionato Andrea. “Guarda chi c’è con me”. Dietro di lui comparve anche Giulio, con l’aria felice di chi fa una bella sorpresa. I due maschi entrarono e lo abbracciarono con intensità. Andrea si sentì quasi svenire tra quelle forti braccia virili che profumavano di sudore.
    
    “Non abbiamo molto tempo” disse Vincenzo. “Le nostre famiglie ci aspettano. Andiamo subito sul letto. Non vedo l’ora di sfasciarti il culo un’altra volta” e gli sollevò la testa prendendolo dal mento. “Preferisci camera tua o il letto dei tuoi?”. “Camera mia, tanto anch'io ho il letto grande”, gli rispose Andrea. “Così potrò rivivere quei momenti ogni volta che mi tirerò una sega” pensò.
    
    Si avviarono, Vincenzo davanti, più deciso, Giulio più indietro, felice, col braccio sulle spalle del ragazzo. Appena entrati “Spogliati subito” gli ordinò il primo. Tutti cominciarono a spogliarsi, ...
    ... gettando i vestiti dove potevano, ma lo sguardo dei due uomini non si staccava dal dolce corpicino dell’ospite. Quando questo stava per tirarsi via i pantaloni e le mutande “Fermati, calati tutto dandoci le spalle, lentamente. Vogliamo vedere bene le tue chiappette”. Lo fece. Si girò e, come gli era stato detto, finì di denudarsi completamente mettendo in mostra il suo fondoschiena. “Bellissimo! Adesso puoi girarti”. Lo fece e rimase inebetito da quello che vide.
    
    I due maschi erano anche loro completamente nudi. Giulio in piedi e Vincenzo seduto alla sedia della sua scrivania. Due pezzi di manzo da fare invidia ai migliori pronoattori. Alti, grandi spalle, due grandi toraci, tanto ma tanto pelo ovunque. Era la prima volta che li vedeva così. Andrea rimase a bocca aperta. Avendo appena visto il suo sederino, le loro mazze erano già abbastanza in tiro. Quella di Vincenzo, poi! Seduto, a cosce aperte, se la stava lentamente massaggiando ed era già così grossa che il giovane si domandò come aveva fatto ad entrargli dentro la volta precedente. E dire che non era ancora al massimo della durezza.
    
    “Avvicinati. Mettiti qui in ginocchio e usa quella bella bocca da succhiacazzi che ti ritrovi”. Il ragazzo obbedì. Quando si trovò col viso davanti a quel bendidio l’uomo lo prese per la testa e la indirizzò verso i grossi coglioni. Si ritrovò col viso immerso tra le cosce e il pelo profumato a leccargli le palle avidamente. “Bravo, hai capito subito. Lecca, lecca, lavami con la saliva. ...