1. Chissà quale è il tuo nome


    Data: 11/12/2018, Categorie: Etero Autore: Marta Carloni

    ... che lascio sulla tua pelle, sento le tue mani esplorare il mio corpo, correre all'orlo della maglietta che porto per sfilarmela, per poter toccare la mia pelle, Dio se ti voglio. Barcolliamo così avvinghiati fino al divano, tu seduta sopra di me, gli occhi chiusi, il respiro veloce, il vestito sollevato e le mie mani sulle natiche a stringere e spingere, lasciando segni rossi su quella pelle così morbida. Afferro gli slip che porti e tiro fino a strapparli, non mi interessa se ti fa male, mi interessa solo poter sentire la tua figa bagnata, voglio sentire la tua eccitazione e bere da quella fonte. Ti sollevi e ti sfili il vestito , non porti un reggiseno e scopri quindi un seno piccolo e sodo, i capezzoli turgidi dritti, pronti ad essere morsi e succhiati. Non perdo tempo e slaccio la cintura, i pantaloni e i miei boxer finiscono a terra mentre ti stendo sul divano infilando la testa fra le tue cosce, voglio leccarti, sentire il tuo sapore, voglio sentirti genere e pregarmi di farti godere. Tu spalanchi le gambe, eccitata, e sollevi il bacino , invitante, non me lo faccio ripetere e lecco i tuoi umori, le tue labbra e il clitoride, assaporo quel nettare dolce mentre con una mano ti sollevo il bacino e con l'altra ti entro dentro, un dito, poi due, stantuffando spasmodicamente, poi tre, sempre più veloce, mentre succhio il tuo clitoride e le tue mani spingono la mia testa sempre di più verso il tuo sesso. Ti sento gemere, ansimare, ti vedo toccati un capezzolo e stringerlo ...
    ... fra due dita, la bocca aperta e gli occhi chiusi, quasi al limite, allora mi fermo e ti sollevo riportandoti seduta a cavalcioni su di me, il mio cazzo dritto contro di te, pronto ad averti, "Scopati" ti sussurro all'orecchio, sollevando di poco il bacino per farti sentire la mia virilità, "Scopati con forza, godi e fammi godere" E tu obbedisci, senza pensarci due volte, ti impali su di me e inizi a muoverti, su e giù, velocemente, come se non aspettassi altro, i muscoli vaginali stretti ad avvolgere come una guaina il mio sesso pulsante e duro che ti sta entrando dentro fino in fondo, con forza. Non resisto più e ti afferro per i fianchi sollevandoti di poco e tenendoti ferma per dettare io il ritmo, entrando in te con una facilità assurda tanto sei bagnata, come un forsennato, spingo, fino in fondo, fino a sentire la cervice, mentre tu gemi e urli il tuo piacere. Ancora ti sollevo e ti volto, voglio prenderti da dietro, farti sentire davvero mia, ti faccio inginocchiare sul divano, in un colpo solo sono di nuovo dentro di te, una mano su una natica l'altra sul clitoride, ti scopo con tanta violenza che sento il divano strisciare sul pavimento seguendo i miei colpi, ti sento fremere sotto di me, ti schiaffeggio e muovo più veloce la dita sul tuo clitoride gonfio fino a sentirti tremare per l'orgasmo che ti travolge, fino a vederti accasciare un poco contro lo schienale del divano, la schiena incurvata ad offrirmi quella vagina pulsante umori e calore, e non resisto, ti afferro ...