1. I segreti della casa senza specchi - cap ii


    Data: 12/12/2018, Categorie: Etero Autore: sexwillerxxx

    L'inverno era ormai alle porte ed io stavo aiutando Tilde a spolverare gli armadi della camera della Padrona. Stranamente eravamo soli in quell'ala della casa e un silenzio, disturbato soltanto dal cigolio del pavimento in legno che risuonava sotto i nostri piedi quando ci spostavamo, ci coccolava e infondeva buonumore.
    
    Tilde era una giovane domestica, anch'essa come me orfana e adottata in tenera età dalla Padrona, che lavorava notte e giorno in quella ricca e misteriosa dimora. Sapevo poco di lei perchè era timidissima e parlava solo per rispondere alle domande che le si facevano. Biondissima e con la pelle che ricordava la seta ella sfoggiava , o per meglio dire sprecava, la sua bellezza rinchiusa tra quelle mura . I suoi occhi verdi brillavano come smeraldi e sapevano sempre strapparti un tenero sorriso. Le chiesi " Tilde, sai quando rientrerà la Padrona dalla passeggiata pomeridiana?" e lei immediatamente rispose "No di certo, io so solo che vuole cenare al calar del sole e rientrerà con 2 amici". Che bella voce aveva Tilde, più la sentivo e più volevo farla parlare per godermi quella musica. Ripresi subito " E il padrone?" , e lei senza pensare " Starà giacendo ubriaco in qualche bordello e non rientrerà prima di domani, quel porco!". Io mi bloccai incredulo e lo stesso fece lei quando ripensò a ciò che aveva appena detto. Un secondo di silenzio e poi esplosi in una grassa risata che travolse il suo rossore e la fece ridere copiosamente. Finito quel momento dissi ...
    ... anch'io una frase senza pensarla, ovvero: " Quando ridi sei bellissima!". Lei fece un leggero sospiro e arrossì all'inverosimile e si girò per finire di pulire.
    
    Dopo circa un minuto mi disse: "Grazie..." ed aprì l'armadio entrandoci con tutto il corpo per pulirne gli interni, ma io sapevo che si stava soltanto nascondendo perchè si vergognava. Mi avvicinai alle ante e mi offrii di darle una mano. Tilde si era quasi spaventata perchè la vidi mentre aveva un abito da sera della signora appoggiato sul davanti. Di scatto fece finta di cercare una stampella per riporlo dicendo "Era caduto in terra". Io sorrisi e risposi "Bugiarda" e finito di sogghignare aggiunsi "se ti vedesse la Padrona mentre fingi di indossare uno dei suoi vestiti non so che succederebbe!". Lei sbiancò all'istante e con voce tremolante mi disse "Ti prego non dirle nulla...ti prego...farò qualsiasi cosa ma ti prego di fare silenzio". La guardai con occhi rassicuranti per farle capire che non le avrei mai fatto un dispetto simile e che sarei stato in silenzio senza avere nulla in cambio, però Tilde non capì e strinse le mani in segno di pietà. "Vorrei che tu lo indossassi quell'abito. Scommetto a te starà meglio che alla Padrona" esclamai con aria di sfida e lei "Ma sei matto!...E se lei arrivasse?..E... E non dirai nulla se lo faccio?" ed io di nuovo "No". Io non avrei detto nulla a prescindere ma mi avrebbe fatto piacere vederla vestita con un abito diverso da quello di una povera governante. Mi misi dietro ...
«1234»