1. Elogio alla sua bocca


    Data: 12/12/2018, Categorie: Etero Autore: batman100

    ... vedi le sue guance che si gonfiano quando la spingi lateralmente. Riconosci perfettamente il profilo del tuo uccello attraverso la sua carne. Vorresti godere… ma lei si ferma.
    
    “E ora che fa?” ti domandi.
    
    Lo tira fuori, lucido della sua stessa saliva, mentre un filo di bava scende e lei si affretta a raccoglierlo come se fosse un nettare prezioso. Poi si allontana di qualche centimetro, lo guarda quasi con aria di sfida.
    
    Lo misura con lo sguardo, mentre tu, pensando di aver già provato tutto, vorresti solo prenderlo e menartelo davanti a lei per sborrarle sul viso.
    
    No caro, non è ancora il momento, lascia fare a lei.
    
    Poi con un sorrisetto di sfida, ti guarda negli occhi e lentamente lo imbocca di nuovo fra le sue labbra, piano… piano… piano…. Sempre di più, sempre di più fino a che non senti di esserle arrivano in gola e il suo naso tocca il tuo pube. L’ha preso tutto fino in gola! E tu che pensavi di averlo così grosso che sarebbe stato impossibile farlo… illuso…
    
    In questo misto tra depressione e godimento, ti dimentichi dopo un attimo tutte le tue fisime e te ne freghi della lunghezza, anzi ringrazi di non averlo esagerato perché altrimenti non avresti potuto provare un piacere simile.
    
    La sfacciata intanto con il tuo cazzo in gola, si prende la briga di tirare fuori la lingua e leccarti le palle.
    
    A questo punto giungi ad una conclusione. Lei è magica! Riesce a trasformarsi a suo piacimento per donarti il massimo piacere possibile.
    
    E mentre il tuo ...
    ... cervello è ormai andato, lei lentamente lo fa riemergere dalle sue profondità e lo estrae di nuovo.
    
    Se fosse mai possibile sembra ancora più grosso e duro di come è entrato, lo lecca lo assorbe di nuovo, lo pompa mentre la sua mano inizia un lento su e giù.
    
    Adesso lo vuole. Vuole sentirsi piena del tuo seme, vuole assaporare il succo del suo lavoro, bere la tua sborra.
    
    Aumenta la velocità, senti le sue labbra che premono e aspirano profondamente, di senti risucchiato dalla sua bocca, devi sostenerti al tavolo perché altrimenti crolleresti.
    
    “Ti voglio, voglio bere il tuo sperma” e dicendoti così ti porta sul punto di non ritorno, senti un uragano che parte dai tuo coglioni, contraendo i tuoi addominali, senti il cazzo che sta per scoppiare e …
    
    “Godo!!!” una bordata di sperma caldo parte come una cannonata, senza quasi preavviso, quasi dolorosamente piacevole. Una liberazione, al primo schizzo ne segue un altro ancora più ricco e poi ancora un altro e un altro ancora fino a riempire la tua bocca di quel liquido vischioso dal sapore indefinito.
    
    Le sue labbra sono serrate sul tuo cazzo, e aspettano che i tuoi spasmi si plachino. Non vuole perdersi neanche una goccia di quell’ambrosia, la golosona.
    
    Adesso ti senti più rilassato, lei è ancora attaccata al tuo uccello, ci sta giocando con la lingua e lo sperma. Senti un calore e una viscosità diversa, hai la sensazione di avere l’uccello che sta fluttuando nel suo stesso liquido e questo aggiunge sensazioni nuove ...