Bellissima giornata di sole oggi
Data: 12/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: in_due
... sensuale, orecchie piccole e ben fatte.
Leva la giacca sbuffando e la fa volare a far compagnia al resto della roba sul sedile posteriore.
Mi guarda inclinando la testa su un lato e con un’espressione di finto imbarazzo mi chiede se può levarsi le scarpe.
Le sorrido disarmato fingendo di non guardarla se non distrattamente anche per non distogliere a lungo lo sguardo dalla strada.
Ovviamente una mia risposta sarebbe stata superflua, le scarpe sono già disposte affiancate sul tappetino.
Fingo di annusare l’aria con espressione interrogativa, lei scoppia a ridere e mi da uno schiaffo sul braccio, “cretino, ho i piedi gonfi, ho fatto due chilometri a piedi dal meccanico fino al casello, ho l’automobile in panne….. proprio oggi che mi sono decisa ad andare a Genova …. stai tranquillo non puzzano!” e così dicendo con una leggera ditata accende l’autoradio.
Altri dieci minuti buoni in silenzio.
(Bellissima giornata di sole oggi.)
Un senso di benessere si sta impossessando di me, passo una mano sul volto scendendo dalla fronte sulla guancia e quindi lentamente sul collo. Ieri non ho fatto la barba ed ora pungo un po’. Allento ancora la cravatta ed un paio di bottoni della camicia lei sembra osservarmi incuriosita, mi sta studiando, è attenta ad ogni mio gesto, ogni mia espressione, sento i suoi occhi addosso, la cosa non mi preoccupa più di tanto e continuo a guidare.
“Sai, ho la convinzione che tu debba essere bravissimo a baciare, si intuisce dai ...
... tuoi gesti, dal tuo atteggiamento, dal tuo modo di guidare..”
nessuna risposta da parte mia.
Sbuffa una seconda volta, questa volta un po’ seccata per il mio mancato interessamento.
Non voglio fare il superbo o il difficile, semplicemente odio la banalità e le cose scontate. Dopotutto non si tratta di una domanda e comunque non voglio sembrare il tipo che ci prova subito, anzi proprio non ci voglio provare, ho ancora tanta adrenalina in circolo e i miei nervi non si sono ancora del tutto distesi.
Ad un tratto scavalcando lo spazio tra i sedili, si sposta sul sedile posteriore proprio alle mie spalle ed appoggia le braccia al mio schienale.
Correggo leggermente lo specchietto per vederla meglio ed appena incrocio il suo sguardo mi sorride. Le strizzo l’occhio ricambiando il sorriso. E’ davvero carina e simpatica, sembra fare di tutto per socializzare ed io che in genere in queste situazioni ci sguazzo, resto muto, forse impreparato alla sua intraprendenza, ma mi piace accettare passivamente il gioco.
E così comincia a raccontarmi dell’ultima volta che era stata a Genova diversi anni fa a trovare un’amica di infanzia. Mi racconta della loro amicizia proseguita in adolescenza durante le vacanze estive e delle marachelle che puntualmente combinavano assieme. E’ un lungo botta e risposta tra se e se inframmezzato da brevi risate ed anche da qualche momento di commozione.
Mi guarda fisso nello specchietto ed ogni volta che il mio sguardo incrocia il suo, sembra ...