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Esperienza particolari di una signora perbene capitolo 2
Data: 13/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Bastardo senza gloria
... ha avuto questo numero?” “Dimentichi che ho avuto in mano i tuoi documenti?.. li ho guardati bene.. ora so chi sei.., comunque non temere” disse mentre l’apprensione della donna si faceva crescente “ Non ho alcuna intenzione di crearti problemi, comunque ti chiamo perchè sono convinto che l’esperienza di ieri sera non possa dirsi conclusa.. o mi sbaglio” Isabella non aveva pensato di essere posta così presto di fronte alla prospettiva di dover scegliere se chiudere o continuare, esitò un po’, ma il demone della lussuria che la notte l’aveva travolta la spinse a rispondere “ Credo che non si sbagli.. ha qualcosa di nuovo o ripresenta la soluzione precedente?” Una crassa risata rispose dall’altra parte “ Sapevo che non mi sbagliavo, hai il fuoco nel culo e la fica che cola. Bene, ascolta allora quello che devi fare” e le trasmise le istruzioni. Erano arrivate le 19. Pur non dovendo timbrare il cartellino Isabella si faceva punto di essere puntale e regolare negli orari. Chiusa la sua attività giornaliera di dirigente si diresse verso la portineria. “ Attilio “ chiese all’usciere “ dovrebbero aver lasciato qui un pacco per me” “ Certo dottoressa, eccolo proprio qui ” e le porse una borsa chiusa di un negozio d’abbigliamento del corso. Isabella si tranquillizzò vedendo il logo di una raffinata boutique. L’usciere non immaginava certo cosa ci fosse dentro. Nemmeno lei lo sapeva esattamente ma in un certo senso se lo aspettava. La realtà invece andò oltre le sue immaginazioni. ...
... Aveva preso la macchina ed era uscita dalla città sulla circonvallazione. Lungo la stessa si era fermata ad una stazione di servizio ed era andata ai bagni con la borsa, lì l’aveva aperta e letto il biglietto di istruzioni. Capì che sarebbe stato simile alla notte precedente, poteva ritirarsi, ma andò oltre. Il sole era ormai calato quando giunse al luogo dell’appuntamento. Marco l’aspettava nel un parcheggio di un ristorante per camionisti. Lo vide accanto ad un’auto quando arrivò, si avvicinò e lo salutò dalla macchina. “Aspetta qui un minuto e raggiungimi a piedi in quella macchina la’ in fondo” le venne ordinato. Così la possibilità di passare rapidamente da una macchina all’altra sarebbe venuta meno. Era una prospettiva che la spaventava, ma la eccitava. Si tolse il soprabito che si era messa quando si era cambiata alla stazione di servizio e scese dalla macchina Marco si vide venire incontro una donna su tacchi altissimi, calze autoreggenti, un perizoma che sembrava segarle il pube e che dietro spaccava la rotondità del sedere, una camicetta senza bottoni legata sul davanti appena sotto ai seni prorompenti privi di reggiseno. Una parrucca bionda la travisava e il trucco pesante le aveva modificato la linea degli occhi e delle labbra fino a renderla irriconoscibile. Per chiunque sarebbe stata una prostituta in procinto di recarsi al lavoro. Salì sull’auto dell’uomo che ghigno mettendo in moto. “Molto bene.. la signora ha gustato i sapori forti e vuole assaggiare altre ...