1. Esperienza particolari di una signora perbene capitolo 2


    Data: 13/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Bastardo senza gloria

    ... la fece salire. Attese che le si sedesse a fianco poi infilò le dita nel grembo coperto dal perizoma. “ Per dio, sei fradicia come una pomodoro maturo! ... ... bene, ora ti porto, veramente a fare la puttana”. La condusse lungo un percorso che lei non conosceva in quella periferia squallida e desolata finchè non sbucarono sul viale di una zona industriale dove si allungava una processione di macchine a bassa velocità . Si inserirono in tale colonna e Isabella cominciò a vedere la carne in vendita lungo la strada. Non era mai stata in un luogo del genere. In centro, presso la stazione, vedeva talvolta delle prostitute che esercitavano. Non aveva mai avuto occasione di soffermarsi, ma le pareva che l’offerta contenesse una certa dognità e, anche, un certo decoro. Qui invece ogni 20-30 metri c’era una donna praticamente nuda. Il sesso, inteso in tutti i sensi, era sfacciatamente esposto. si girò improvvisamente non credendo ai suoi occhi: una negra con una minigonna inguinale l’aveva sollevata allargando le gambe e protendendo il pube; sotto non aveva niente. “ Qui c’è carne nera” le disse Marco “ sul lato opposto, appena dentro quella traversa, vi sono i trans” “ Quelli? “ si sorprese a chiedere vedendo delle donne molto alte dai seni prosperosi. “ Si, proprio quelli, ogni tanto qualcuno si sbaglia e ha delle sorprese in macchina, poi scoppiano incidenti anche gravi... ... Le negre poi si dividono, qui abbiamo le nigeriane, più avanti le gahanesi. Dopo l’incrocio cominciano le ...
    ... slave. In questa direzione abbiamo prima le ragazzine, 15-17 anni. Poi quelle un po’ più stagionate. Laggiù verso il centro commerciale vi sono le badanti a part time. Donne che hanno un lavoro e che una o due volte alla settimana vengono qui ad arrotondare; in genere sono russe o rumene. Certo che quello che prendono da noi come badanti è imparagonabile alla miseria dei paesi da cui vengono, ma con quello che costa da noi la vita, se vogliono mandare a casa qualcosa, devono fare anche queste cose. Le slave erano prevalentemente albanesi, ma ora per loro, anzi per i loro protettori, la vita si è fatta un po’ difficile. Le ungheresi e le cecoslocacche, almeno in questa stagione le stanno scalzando. In realtà le cecke e le ungheresi vengono qui per farsi un po’ di giro, hanno una camera da qualche parte e lavorano su chiamata dei cellulari, qui vengono solo per distribuire il proprio numero. ” Isabella guardava sconvolta quella umanità femminile che si appoggiava ai finestrini delle macchine che si fermavano, saliva o scendeva dalle stesse. Intanto Marco la ragguagliava sulla prostituzione. “ Tutte le storie che senti sui rapimenti e le donne tenute schiave sono per la maggior parte balle. Quando una cameriera in Romania prende 40 Euro al mese e qui in una sera ne porta a casa, minimo, 120-150 non hanno bisogno di rapire nessuna. Fanno la fila per andare sulla strada” L’idea che Isabella aveva della prostituzione come di qualcosa di degradante, subito dalla donna per le ragioni ...
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