1. Il collega camionista - 2


    Data: 14/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: cpromagnolamatura

    ... un bocchino , perché altrimenti sarebbe esploso.
    
    Poiché in ogni donna c’è un animo da crocerossina Anna si era trovata nel caso di non potersi rifiutare nel compiere un’opera buona e si era quindi chinata per prenderlo in bocca.
    
    Anna , sarà perché originaria di Bologna, è stata sempre molto brava nel sesso orale e immagino che anche in quell’occasione non abbia voluto sfigurare. – Ma che sensazione ti ha dato? – le chiesi. Mia moglie ammise che non le era stato facile, specialmente quando lui, mettendole una mano sulla testa con il palmo aperto a scorrere tra i suoi capelli, l’aveva attirata verso di sé, per cui si era inizialmente sentita soffocare, ma poi a forza di baci , leccatine e succhiamenti, aiutandosi con la mano aveva sentito l’uomo irrigidirsi e tra le dite aveva percepito un istante prima il montare dello sperma all’interno del sesso. Accomiatandosi poi Franco aveva voluto un ricordo dell’incontro e mia moglie sfilandosi gli slip, probabilmente fradici della sua eccitazione, penso io, glieli aveva donati .
    
    Nella settimana successiva ogni tanto le chiedevo se poi al lavoro avesse avuto modo di incontrare Franco, ma mia moglie chiudeva il discorso che il lavoro era una cosa e quello che era successo quella notte non c’entrava per nulla. Fu così però che Franco cominciò a far parte delle nostre fantasie notturne, anche se Anna ebbe sempre l’accortezza di non accennare mai ad un confronto con me. Devo dire che il fotogramma delle corna mi era rimasto ...
    ... impresso in maniera indelebile nella mente, ma più che irritarmi alla fine finiva per eccitarmi.
    
    Abbiamo una casa al mare sulla nostra costa e fu così che un giorno proposi a mia moglie di invitare Franco per una cena, ovviamente con la moglie aggiunsi io. Anche in quell’occasione avevamo parcheggiato i bambini dai nonni e ci eravamo ritagliati il sabato sera con l’idea di fermarci poi a dormire al mare e tornare per l’ora di pranzo della domenica. Anna affaccendata in cucina stava preparando per la cena quando Franco ci telefonò per dirci che sfortunatamente la moglie non stava molto bene e che quindi non era il caso che venisse da solo. Feci segno a mia moglie di insistere perché venisse lo stesso e fu così quindi che alla fine si decise lo stesso e quindi sarebbe venuto senza la consorte.
    
    Verso le 7 e mezza si presentò quindi con una bottiglia di vino e lo feci accomodare in sala per un aperitivo precena. Ammetto che inizialmente c’era un certo imbarazzo, considerando che l’ultima volta che mi aveva visto mi aveva mostrato beffardamente le orna da dietro il finestrino del camion, ma io, ben sapendo quello che probabilmente stava pensando, facevo finta di nulla, elogiando mia moglie che aveva preparato una cena niente male. La conversazione in questi casi vola alto su argomenti tutto sommato neutri, per cui parlammo del tempo, della difficoltà di allevare i figli e del tempo sempre scarso per noi. Seppi così che la moglie di Franco era in realtà la seconda moglie e che aveva ...
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