1. Il collega camionista - 2


    Data: 14/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: cpromagnolamatura

    ... avuto un figlio dalla prima, che ormai aveva 24 anni. Con il progredire della serata in effetti trovavo molto simpatico Franco e la conversazione procedeva spedita come se ci conoscessimo da tanto tempo. Dopo cena ci accomodammo nel salotto aspettando che Anna ci servisse il caffè. Mia moglie avevo notato che si era cambiata mettendosi un vestito più semplice, una sorta di tunica rossa con la gonna abbastanza corta , una spanna sopra il ginocchio. Devo dire che faceva la sua figura e anche Franco lo aveva notato perché oltre a farle subito dei complimenti avevo notato che continuava a guardarla di sfuggita anche quando parlava con me. Mi resi conto quindi che Anna non portava il reggiseno perché i capezzoli premevano con evidenza sulla stoffa. Con Franco seduto nella poltrona e mia moglie ed io seduti a fianco sul divano di fronte all’ospite intanto la conversazione, come si dice, si stava scivolando su tematiche abbastanza intime, tanto che Franco, parlando della moglie accennava che era sessualmente un po’ freddina. Fu lì che mia moglie, non so se volutamente oppure no, accennò all’episodio del camion e del fatto che avevamo visto Franco far salire una signora, quella sera. Un attimo di silenzio da parte mia e di Franco fu il momento che cambiò la serata perché ormai non potevamo più fingere. Colsi l’occasione per fare una battuta su mia moglie, che poi era salita anche lei nella cabina di Franco! – e non dirmi che non avete fatto nulla! –dissi ridendo –mi ricordo ...
    ... ancora come mi hai salutato quando siamo andati via! Il nostro ospite forse non se lo aspettava o forse ci sperava, fatto sta che si sentì libero complimentarsi con me per l’abilità ora di mia moglie. Stando seduto a fianco di Anna ne approfittai anche per scoprirle le gambe e mi resi conto che anche stavolta non portava gli slip. “Donne donne eterni dei” pensai citando mentalmente l’Opera di Rossini! Evidentemente anche mia moglie si era preparata per qualcosa di più trasgressivo. Tenendo alzato il lembo della tunica mi rivolgevo a Franco chiedendogli che ne pensava dello spettacolo e di mia moglie un po’, un po’… -Zoccola? – aggiunse Franco. – Si un po’ zoccola come piace a me – proseguii. .
    
    A questo punto Anna si alzò in piedi, tra noi due e facendo una piroetta ed un inchino prese armeggiare con i bottoni della tunica muovendosi con fare seduttivo. Sia io che Franco sembravamo ipnotizzati dalle movenze di Anna e dal suo spogliarello improvvisato. Senza musica, ma noi la sentivamo lo stesso, la tunica rossa si apriva lentamente lasciando intravvedere le mammelle candide e la grande areola raggrinzita per l’eccitazione, mentre Anna un po’ si copriva ed un po’ si teneva a coppa il seno, sbucando con il candore della sua pelle tra i lembi della tunica, ora aperta che le cadevano sui fianchi. Noi maschietti quasi inavvertitamente passavamo la nostra mano sul pacco dei calzoni, come a calmare l’urgenza di una erezione che stava montando al ritmo dello strip di mia moglie. Anna ...
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