Il collega camionista - 2
Data: 14/12/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cpromagnolamatura
... sorreggendo i lembi della tunica che scendendo le coprivano le gambe con la mano ci fece segno di seguirla e si avviò verso la nostra camera matrimoniale. A questo punto ci fu un attimo di imbarazzo tra me e Franco e, sebbene fosse chiaro come si stesse evolvendola serata, c’era ancora da capire quale sarebbe stato il mio ruolo; in effetti da quello che mi aveva raccontato Anna avevo un po’ di timore di sfigurare al confronto, perché comunque sentivo il dovere di reclamare il mio ruolo di marito, ma al tempo stesso ero anche rapito da questa situazione insolita, dove un altro uomo, non solo aveva visto mia moglie spogliarsi davanti a lui, ma sicuramente ne avrebbe reclamato a per sé il fiore. Feci segno a Franco di precedermi in camera da letto e questo, se mai avesse avuto un dubbio, servì ad incoraggiarlo ulteriormente, per cui mi accodai per poi sedermi sulla poltrona posta nell’angolo opposto alletto. Anna intanto, liberatasi della tunica si era stesa sul letto offrendo al nostro sguardo il suo sesso. Franco si era quindi liberato della maglietta e dei calzoni ed era rimasto in slip. Non mancai di notare in effetti la dotazione del nostro ospite ed ancor di più quando, avvicinatosi a fianco del letto, mia moglie aveva provveduto ad abbassargli le mutande . Anna mi guardò un attimo, come a volermi evidenziare le dimensioni di quel sesso e presa a cingerlo tra le dita prima di baciarlo ed iniziare a solleticarlo tra le sue labbra. Ammetto che vederla all’opera, la mano con ...
... la fede nuziale che brillava alla luce della lampada sul comodino che seguiva il movimento della sua testa segandolo lentamente, gli inevitabili rumori di risucchio ed i gemiti di Franco contribuì ad aumentare al massimo il mio livello di eccitazione, per cui mi sbottonai i calzoni e cercai di darmi un po’ di sollievo.
Franco si girò verso di me dicendo che mia moglie avrebbe potuto soddisfarci entrambi e quindi di farmi più vicino, perché tanto non gli dava fastidio, anzi il sapere che io ero consenziente aumentava in lui il piacere. Mi alzai allontanando i calzoni e le mutande e sebbene fossi consapevole che il confronto diretto mi avrebbe penalizzato avvicinai il mio sesso alla bocca di Anna. Mia moglie sembrava avesse fatto quello da sempre e senza scomporsi iniziò a segarci e a succhiarci il sesso insieme. D’altronde ho sempre pensato che la sua origine bolognese per certe cose fosse un marchio di garanzia non solo per i tortellini.
-Se proprio una zoccola – sentii dire a Franco. Le parole e certe espressioni hanno indubbiamente un potere afrodisiaco in queste occasioni ed il sorriso malizioso dipinto sul volto della mia consorte me lo confermò.
Anna si staccò dai nostri membri e girandosi sul letto si dispose carponi portando in alto il sedere ed appoggiandosi con le spalle e la testa sul letto: un’offerta spettacolare accentuata dalle dita della sua mano che da sotto aprivano le piccole labbra scure del suo sesso evidenziandone il rosso della mucosa, lucida e ...