1. Il segreto della biblioteca. Sesso con Rula e i gemelli e la stanza segreta


    Data: 18/12/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... senza specificare… altro. Ormai sto godendo con il cervello, orgasmi cerebrali. Voglio viverle le cose che Rula racconta. Mi ha preso completamente. E voglio entrare nella stanza segreta. Voglio vedere l’atelier? Certo che si. E’ sullo stesso piano della biblioteca. Molto ampio con delle finestre su tre pareti, finestre munite di inferriate. Alcuni quadri attendono ancora invano di essere terminati su dei cavalletti, ci sono pennelli e colori dappertutto. Al centro tappeti e divani, e su di una parete sinistri anelli, quelli usati per legare? Immagino la scena… una donna legata, loro che la attorniano. Le urla di dolore e di godimento… Una porta chiusa comunica con la stanza dove il Maestro teneva i suoi segreti. In biblioteca mi mostrano come far girare su dei cardini una sezione della libreria e poi mi lasciano solo. Esamino la porta, molto robusta di quercia piena e la serratura, è una Chubb risalente ad inizio secolo scorso, una serratura che se sforzata da chiavi non sue, si blocca ed ha bisogno di una chiave speciale per essere riaperta. Niente, senza chiave impossibile entrare. Eppure dove ...
    ... poteva tenere la chiave il Maestro? In camera sua? Addosso? O addirittura qui nella biblioteca? Abbandono il pensiero della porta e cerco di organizzarmi. Prima cosa… contraddistinguere le varie ante della libreria, i piani delle singole ante e infine i volumi di ogni anta. Può essere che la disposizione dei volumi segua una logica, una sua particolare e ignota esigenza, o magari è casuale e solo in ordine di arrivo. Al solito perdo la nozione del tempo e quando torno al presente è ormai notte. Ho sete e fame, vado in cucina che trovo deserta. Sul tavolo Anita mi ha lasciato dei piatti coperti, pane, vino e acqua. E mentre sto mangiando entra, indossa una semplice camicia aperta e mette in mostra due tette strepitose. Grosse e sode… larghe areole scure e sotto uno spacco chiuso depilato, un grosso culo. Prosperose natiche. Si accarezza con le dita fra le cosce… mi chiede se mi serve qualcosa, ho ancora fame? Il suo sguardo è eloquente, so a cosa allude. Cerco di tergiversare, le dico che sono stanco, che è tardi ma lei si avvicina, si mette le dita dentro la figa e me le fa annusare e chiede… -Davvero…? - 
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