Amore impossibile 11 - una giornata da dimenticare
Data: 03/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: raccontastorie, Fonte: Annunci69
... ancora in attesa degli esiti. Ho già parlato con il CT e con Maggie, la tua valigia è pronta, dobbiamo andare subito in ospedale.
Roberto crollò a terra in lacrime, suo padre, il suo eroe stava male, non poteva morire, doveva vedere suo figlio giocare in nazionale e condurla alla vittoria.
Giuseppe era al lavoro quando avvertì il proprio telefono squillare e vibrare in tasca, guardò il display del suo SmartWatch e lesse Roberto Calcio.
Usci velocemente dal negozio dirigendosi in fretta e furia verso il magazzino
- Ciao
silenzio dall'altro capo della linea
- Roberto sei tu?
Ancora silenzio, si sentiva solo il respiro pesante
- Roberto non farmi preoccupare che succede
- Giuseppe
- Sì ci sono, dimmi tutto
- Mi hanno avvisato ora, mio padre, forse un ictus, forse un infarto non sanno, è ricoverato in ospedale, sto andando a Lecce per vederlo
- Oh cazzo, ma quando è successo?
- Non lo so, Tore non mi ha dato una risposta, forse non lo sa
- Cosa posso fare per te
- Vieni giù, ho bisogno di te, non posso affrontare tutto questo da solo
- Vedo cosa posso fare, ne parlo subito al capo
- Per favore, non ce la faccio senza di ...
... te
Giuseppe andò di corsa dal caponegozio per parlare
- Capo scusa disturbo?
- Che faccia strana
- Ho un'urgenza, dici che posso prendere 3 o 4 giorni di permesso?
- Aspetta fammi vedere la pianificazione settimanale
- Nessun problema riesco a coprire la tua assenza, ma devi lavorare per le prossime 3 domeniche
- Senza problemi, ma devo proprio andare, ora
- Non ti ho mai visto ridotto in questo stato, prendi tutta la settimana così stai più sereno
- Ok grazie, mi saprò sdebitare ora scusa ma vado
Prese il telefono e chiamò Roberto
- Pronto Roberto?
- Sì ci sono
- Ho preso permesso, vado a casa preparo la valigia e prenoto il primo aereo disponibile
. Grazie non puoi capire quanto sia importante per me
- Lo faccio solo per te perchè lo sai
- Sì lo so
Roberto si mise a piangere mentre stava per dire quelle parole, non le aveva mai pronunciate, ma sapeva che quello era l'unica definizione da dare a quel sentimento, casualità proprio ora dopo un tradimento e con il padre in serie condizioni di salute, nel momento meno opportuno, sentì che era il momento giusto per dirlo.
- Ti aspetto Giuseppe, ho bisogno di te, ti amo..