1. Follia...


    Data: 20/12/2018, Categorie: Etero Autore: ilrosso

    ... vi affondo, ora urli cagna, questa violenza ti eccita, le tue mani sono aperte contro la parete, quasi a supplicare di generarti ulteriore dolore per far si che il piacere ti invada completamente.
    
    Penetro con forza ed impeto il tuo orifizio, movimenti lunghi e profondi dal ritmo costante, ti senti piena, invasa e ben presto il tuo sperma cola dalla vagina, il tuo succo gocciola tra le gambe, lo raccolgo con le dita e lo porgo alle tue labbra, la lingua saetta sulla mano avida raccogliendone il più possibile, come sono dolce esclami, ed io non posso far altro che confermarlo.
    
    Ora urli il tuo piacere, stai godendo, tremi, il tuo corpo è fuori controllo, squassato da immaginarie onde, convulsamente, sei mia, solo mia, mi accorgo di ciò solo osservandoti, il colore degli occhi cambia, il viso si trasforma, quel sorriso demoniaco compare, il piacere prodotto dell’inserimento brutale genera gli effetti desiderati, sei unica.
    
    Mi fermo, estraggo il pene, afferro la tua faccia con una mano e ti bacio profondamente, vorrei soffocarti con la lingua, vorrei mi ingoiassi, vorrei torturarti dall’interno, vorrei…no, sono già dentro il tuo corpo, sono un virus che si è introdotto e confuso con il tuo sangue e che ormai fa parte di te.
    
    Mi tolgo la camicia, ti sollevo e ti sdraio sul lettino dove visito i miei pazienti, apro, anzi, spalanco le tue cosce, afferro lo sgabello che è lì a fianco, mi siedo, ti guardo per gustarmi la tua intimità oscenamente aperta mentre si concede ...
    ... gli ultimi sussulti dell’orgasmo appena provato.
    
    Lascio che le onde si plachino, ora sei troppo sensibile, hai bisogno di qualche minuto di tregua, nel mentre ti parlo e di dico che tuo marito non ti scopa, che non ti dice mai quanto sei bella, che non ti dice quanto sei troia, che non ti dice quanto piacere riesci ad ingenerare, che non ti dice che sei il prodotto dell’inferno, e, non te lo dice semplicemente perché ha paura, ha semplicemente paura di vederti come la vera Femmina che sei.
    
    Non ti lecca, non affonda la sua lingua nel tuo ano, non sugge i tuoi sapori così dolci…con la voce roca e stanca continuo a provocarti, riesco così a scatenare, se possibile ancor di più, il tuo essere puttana.
    
    Inizi a rispondermi che il pescatore è un cornuto, che tu sei peggio, molto peggio di una puttana, che vuoi essere inculata, che vuoi essere chiavata, che vuoi essere umiliata da me, aggiungi una cosa che non mi hai mai detto, vorresti che lo inculassi davanti ai tuoi occhi per umiliarlo per quanto ti ha trascurato nel tempo.
    
    Avvicino la testa a quel delizioso frutto aperto innanzi a me, lentamente inizio a sfiorati con sapienti colpi di lingua, non riesci più a parlare, la voce si impasta tra vocaboli ed i primi gemiti del piacere risvegliato, gli occhi sbarrati guardano il bianco soffitto prima di chiudersi, ora sei pronta a goderti la mia bocca da animale, ti torturo a lungo, non voglio che il tuo piacere giunga al termine, non desidero che tu nuovamente esploda, ti ...