1. La sposina


    Data: 20/12/2018, Categorie: Etero Autore: Monellina89

    ... altrettanta violenza e ardore mi prese e mi mise a 90; poi disse:
    
    "sei proprio la mia puttanella, ma non ti avevo chiesto di farmi venire, cosa volevi fare, lo sai qual'è la punizione per le puttanelle irriverenti".
    
    Senza asspettare una mia risposta, inziò a scullacciarmi prima delicatamente e poi sempre più forte.
    
    Sentivo il sedere pizzare, ma ciò mi provocava un piacere assurdo, annebbiato solo da un leggero dolore che anch'esso mi eccitava, stavo impazzendo dal piacere non potevo più resistere volevo essere scopata, la mia imtimità fremeva e colava.
    
    Chissà se alla fine il mio signore mi avesse dato ciò che volevo.
    
    Era un piacere continuo sempre più intenso, non stavo godendo solo con il corpo, ma anche con la testa, riuscivo solo a pensare a quando sarebbe arrivato il momento in cui avrei goduto, era continuo rincorrere il piacere.
    
    Ancora mi stava scullacciando, quando senza preavviso infilò nel mio culetto un dito.
    
    Dalla mia bocca uscì un gridolino, non ero abituata ad essere penetrata lì, allora un pò impaurita dissi:
    
    "padrone io sono vergine dietro" rispose:
    
    "e quindi non vuoi che il tuo padrone ti penetri".
    
    Ero molto spaventata ma non riuscivo a dirgli di no, perché in cuor mio volevo provare quel piacere, anche se sapevo che per farlo avrei provato un immenso dolore e quindi dissi:
    
    "padrone prendimi" e così fece.
    
    Da un dito ne mise due e già quel contatto mi faceva male, poi avvicinò una mano alla mia intimità grondate e con i miei ...
    ... umori caldi lubrifico bene il mio sedere.
    
    Senza preavviso, con un colpo secco, entrò dietro di me e io urlai dal dolore.
    
    Le lacrime mi scendevano dagli occhi, non riuscivo a provare piacere, lui non curante del mio stato d'animo e del dolore che provavo continuava a penetrarmi con violenza.
    
    Una sua mano scese nella mia intimità e cominciò a toccarmi il clitoride, mentre l'altra era sul mio culo, che lui stava scopando con tanto ardore e aggressività.
    
    Man mano il dolore era si forte, ma il piacere ebbe la meglio e incominciai ad aprezzare il suo membro duro dietro di me e la sua mano che mi mi stimolava il clitoride e mi penetrava con le dita.
    
    Ero di nuovo concentrata sul piacere e questo era un piacere unico, nuovo, mai provato, ma non era finito; infatti fù allora che mi buttò sul letto, mi levò la benda e si mise sopra di me e guardandomi negli occhi mi disse:
    
    " e adesso vieni per me".
    
    Infilò il suo membro duro dentro la mia vagina e mi scopo prima piano, poi forte su é giù, io mi lasciai cullare dal ritmo del sesso e emettendo un gridolino di piacere ebbi l'orgasmo e dopo poco, anche lui fece lo stesso, abbandonandosi esausto sul mio corpo, ancora scosso da quel piacere.
    
    Il vero orgasmo, quello che non avevo mai provato, quello che mi fece essere la donna più appagata del mondo.
    
    Solo adesso mi resi conto di chi avevo davanti, era il mio collega di lavoro, quello che ci aveva sempre provato con me ma era sempre andato in bianco, che strano gioco ...