La Coinquilina Cap. 21
Data: 21/12/2018,
Categorie:
Voyeur
Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti
... gelato?” Gustavo non si aspettava questa proposta, la sua mente ed il suo corpo sentivano i morsi di tutt’altra esigenza atavica. Ma pensò che Sara avesse in mente qualcosa e stette al gioco. “Si certo, perchè no?” “Vieni con me al chiosco?” disse Sara con voce melliflua, mentre si chinava sul mucchietto di vestiti che aveva posto disordinatamente sulla borsa da spiaggia. “Certo che vengo, non mi fido dei tuoi gusti in materia di gelati..” rispose Gustavo cercando di fare il simpatico e lo sciolto. “però dammi un minuto, perchè il tuo spettacolino ha reso il mio costume un po’ strettino..” La smorfia era stata di approvazione, si rincuorò la coinquilina. Nel contempo, Sara prese la canottiera di rete bianca e la indossò, senza curarsi di mettere il reggiseno del costume. Poi tese la mano a Gustavo, invitandolo ad alzarsi e gli disse: “Non preoccuparti, Gus. Nessuno si accorgerà del tuo costume” Gustavo tese la mano e si alzò prontamente. Nel farlo, si trovò a pochi centimetri dal corpo di Sara e ne potè percepire il profumo ed il calore al punto che lo appiccicò al suo e si abbandonò in un bacio voluttuoso, durante il quale lo spazio disponibile all’interno del suo costume non diminuì certamente. Quando ripresero a camminare fianco a fianco verso il chiosco, Gustavo, attraverso gli occhiali da sole, diede uno sguardo a Sara, che camminava disinvolta. Erano le due del pomeriggio, ed il chiosco era piuttosto gremito di persone. C’era chi cercava ombra sotto i tavolini coperti ...
... dai grandi ombrelloni sorseggiando una bibita fresca, chi prendeva un caffè al banco e chi, come Gus e Sara voleva gustarsi un gelato prima di cercare refrigerio in acqua. Gustavo cercava di comportarsi come se non ci fosse nulla di strano, come se a fianco a lui non ci fosse una donna bellissima e provocante come la sua coinquilina. Si avvicinarono al bancone, dove era esposta la classica locandina con l’elenco dei gelati proposti, da cui scelsero rispettivamente un magnum ed un cornetto. Il barista, piuttosto indaffarato a servire gli altri clienti, gli indicò il grande frigo gelati a pozzetto che era appoggiato ad una parete a sinistra del bancone. Sara si diresse immediatamente verso di esso, aprì lo sportello superiore e si chinò con il busto dentro per cercare i gelati scelti, mentre Gustavo osservava, da poco lontano, la scena. Le natiche carnose di sara emersero in tutta la loro rotondità dall’orlo della canottiera a rete. Si guardò intorno. Si rese conto di quanto le persone intorno a loro fossero prese dalle loro cose. Decise di godersi quel panorama che in quel frangente sarebbe stato solo per lui. Sentiva l’eccitazione salire ogni qualvolta degli occhi estranei si posavano su di lei, ma era spinta erotica unita a crescente nervosismo dettato da una gelosia inconscia o forse iniettata da anni di relazioni convenzionali dove non erano concessi giochi di questa natura. Non fece in tempo a compiacersi della situazione che sentì una presenza dietro di lui. “Quella ha ...