1. A casa 1


    Data: 23/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: svuotocazzi

    ... prima di concedermi. Continuo a strizzargli i capezzoli con le dita, mentre lui prende a spingermi la testa verso il basso. Ma non voglio ancora succhiarlo. Non smetto di baciarlo e porto entrambe le mani a stringergli il cazzo. È ormai perfettamente duro, ne tasto la larghezza e la cappella, sento che sulla sua tuta si è formata una chiazza bagnata, segno inequivocabile della sua piena eccitazione.
    
    “Vuoi farmi morire?” mi chiede.
    
    Io non rispondo, ma guardandolo con aria di sfida continuo a massaggiargli il cazzone senza farlo uscire dai pantaloni. Lui invece mi ormai scoperto il culo e mi sta infilando un dito nel buco. Lo accolgo senza scompormi e lui, stupito dalla mia disponibilità, mi sussurra all'orecchio: “Lo senti quanta voglia di cazzo hai?”.
    
    Mi fa girare e mi dice di spingere in fuori il culo. Obbedisco e lo sento inginocchiarsi alle mie spalle. La sua lingua calda si appoggia sulle mie natiche, prima sulla destra, poi sulla sinistra, e si fa strada nel solco centrale. Arriva al mio buco e prende a leccarlo con vigore. Io mi rilasso e sento i miei muscoli aprirsi completamente. Farmi leccare il culo mi ha sempre fatto sentire più vacca del solito.
    
    Sputa abbondantemente sul mio buchetto, si alza e si toglie pantaloni e mutande. Io non mi giro, sento solo rumori.
    
    “Sei pronto?”. “Scopami adesso” gli rispondo.
    
    E lui non aspettava altro. La sua cappella si appoggia al buco e con una spinta decisa entra completamente dentro di me. Nonostante abbia ...
    ... facilitato l'ingresso spingendo in fuori, un urlo di dolore/piacere mi esce dalla bocca. “Che c'è? È troppo grosso?” “Sbattimi con forza” lo incito.
    
    Tenendosi ai miei fianchi prende a scoparmi con colpi fondi e decisi. Non so come, ma già da subito sento uscirmi dal buco rivoli di umori che facilitano il percorso del suo cazzo. Sono talmente eccitato che in pochi istanti il suo cazzone, largo e duro, affonda in me come nel burro. Non provo più dolore, ma solo piacere.
    
    Lui se ne accorge, mi dà della troia, mi dice che sono la sua troia e io, turbato dal profondo piacere, gli confesso di aver appena svuotato un altro maschietto. “Ah ma sei proprio affamato stamattina! Cos'è? Ti sei svegliato infoiato?” “Sì – gli dico – mi sento puttana oggi” “E sai di cos'hanno bisogno le puttane? Di cazzo!” E giù un colpo di cazzo più forte degli altri!
    
    La monta ha preso il ritmo delle altre che mi ha dato in passato. Non si risparmia mai quando ci vediamo e io non voglio deluderlo neanche in questo caso.
    
    All'improvviso esce da me, mi fa girare verso di lui, mi fa sedere sul bancone della cucina e mi apre le gambe. Entra rapido dentro di me: è stato solo un attimo ma sono riuscito a intravedere il suo bel bastone, reso lucido dei miei umori, prima che mi sprofondasse dentro. Anche in questa posizione mi dà dei colpi forti e decisi. Io gli cingo il bacino con le mie gambe per restare più unito a lui, mi sollevo a baciarlo e con le mani torno ad accarezzargli i capezzoli. La posizione è ...