La governante
Data: 23/12/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Mirosa, Fonte: Annunci69
... irresistibile piacere nelle rispettive bocche; andiamo avanti così fino a che non siamo spossate, poi io piango chetamente mentre lei m’accarezza i capelli e mi bacia teneramente la nuca e le spalle.
Abbiamo ancora gli accappatoi addosso quando suonano al cancello, ha fatto tutto Delia e mi trovo in casa due camerieri del vicino ristorante, che mettono al centro d’un tappeto, la casa ne è piena, un basso tavolino, lo apparecchiano e su ognuno dei due piatti pongono una mezza aragosta, due coppe con un’insalata di code di gamberoni sgusciati, cosce di pollo arrosto con olive nere, creme-caramel e bottiglia di champagne nel secchiello. Mancia data da Delia che poi mi prende per mano, passiamo dalla mia camera poi andiamo nella sua ed entrambe indossiamo le parure comprate da lei. Attraverso la sua camiciola di velo bianco vedo il completino nero lo stesso contrasto che fa il mio bianco che s’intravede sotto la tunichetta nera. Poi mi porge da indossare delle calze autoreggenti bianche e lo stesso fa lei; mi vanno bene anche le sue scarpe con tacco di otto centimetri, ne indossa un paio pure lei, ci guardiamo nello specchio e notiamo che il tocco casual lo danno i nostri capelli umidi pettinati all’indietro che lasciano scoperto l’ovale dei visi, immodestamente belli e privi di trucco. Lasciamo le calzature a bordo del tappeto, ci sediamo l’una di fronte all’altra, alla turca, con le gambe incrociate; iniziamo a gustare il cibo accompagnandolo con lo champagne ed ogni volta ...
... che incrociamo lo sguardo, freniamo l’impulso di ricominciare a far sesso, tuttavia accostiamo le bocche e ci baciamo incuranti d’averle piene di cibo.
La bottiglia è vuota, tutto ciò che appartiene al ristorante è nel contenitore fuori dall’uscio, e noi due siamo nel salotto, sedute su un divanetto, con un panciuto bicchiere, a metà colmo di vero cognac, che sorseggiamo lentamente tenendoci allacciate alla vita e baciandoci di tanto in tanto. Poi Delia si alza va a caricare l’impianto stereo con alcuni L.P. che sceglie accuratamente, prende da una scatola un avana del cognato e l’accende con consumata perizia:
«Quando faccio la parte dell’uomo, mi piace curare i particolari mi dice.» Siamo brille al punto giusto, finiamo il distillato e lei spegne il sigaro, proprio mentre nel salone si diffondono le note d’una beguine, conosco quel disco dove sono incisi soltanto brani lenti.
Delia si alza, la imito, siamo una nelle braccia dell’altra e ci facciamo cullare dalle note accattivanti. Mi pone le mani sui fianchi ed io le intreccio le dita dietro la nuca. Ci sorreggiamo, io l’attiro verso di me e lei inizia ad alitarmi sul collo per esasperare il mio desiderio, poi mi ci passa sopra con la lingua che introduce infine nel mio orecchio. Delia sa come stimolare una donna:
«Fa tutto quello che faccio io mi dice.» E va liberare i miei seni, poi ci appoggia sopra le mani, fa alloggiare i capezzoli nell’incavo fra i pollici e gli indici e li strofina mentre le altre otto ...