Eh no, sul vestitino no!
Data: 03/10/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: emozionandoci, Fonte: Annunci69
... desiderio dell’evasione, della mente che non conosce limiti, del viaggio nel piacere così dolce e forte allo stesso tempo.
“E’ durissimo, dimmi quanto sei eccitato, ti prego dimmelo, dimmelo!”.
“Tantissimo” mentre il mio piacere si strusciava sul suo sederino, così tondo e sodo che facevo fatica a fissare perché tanta era la voglia di entrarci dentro.
Nel frattempo le sue mani andavano avanti e indietro ma mai con forza, mi piaceva il suo modo di stringerlo mentre mi sussurrava che si stava bagnando.
“Ti va di baciarla?” ..
“Certo che lo voglio” e si voltò per sedersi ad offrirmi le sue gambe e il suo paradiso che presi a toccare e a baciare con la stessa dolcezza e decisione che aveva avuto con me.
“Mmm mi stai facendo morire, continua, continua così e non fermarti” mentre sentivo sempre più umida quella fantastica figa.
Uno spruzzo, poi un altro, riuscii solamente a dire “Dio quanto stai venendo” che m’inondò il viso.
Fu in quel momento che il suo lui si alzò di balzo dal divano per potersi godere da vicino quel fantastico momento, rimasto forse anche lui sorpreso dallo slancio di passione e di desiderio sprofondato in lei.
La mia bocca ormai bagnata virò su quei fantastici capezzoli, diventati turgidi ...
... e salivosi.. mi piaceva passarci la lingua, li baciavo, li succhiavo e li mordevo avvertendo che le piaceva e sentivo pure che le piaceva assaporare l'enorme membro del suo lui che magicamente spompinava, con foga e con ardore adesso.
I suoi capelli di tanto in tanto mi coprivano la visuale ma i loro gemiti di piacere erano così forti da offrirmi una nitida e chiara visuale nella mia mente.
Un suo cenno ed eccomi anch’io davanti a lei, ora da un lato ora dall’altro a divincolarsi bene tra i nostri arnesi, pronti da un momento all’altro ad esplodere.
Continuava con veemenza, ormai era diventata la regina dei nostri piaceri a cui si donava completamente meritandosi il più degno dei finali, le nostre calde creme sul suo viso gocciolante.
Qualche goccia andò a coprirle il seno ma il grosso finì sul vestitino nero, dapprima tanto adorato e osannato e adesso tanto macchiato che ad un tratto la portò a sbottare e ad esclamare “eh no, sul vestitino no!”.
Qualche attimo di silenzio e d’imbarazzo che ben presto si sciolsero quando tutti e tre scoppiamo in una folgorante risata.
Restammo io e lui per un po’ a guardarla mentre lei reggeva e fissava incredula il suo fantastico vestitino, nero e adesso anche un po’ bianco.
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