IL SOSPETTO
Data: 24/12/2018,
Categorie:
Voyeur
Autore: giessestory
... con un divanetto e varie poltroncine di vimini, coperte di grandi cuscini.Me ne sto seduto, guardando fisso l’orizzonte. Sotto la gamba, con le dita cerco, e trovo, il corpo gelido della mia Beretta.Sabato è venuto … è passato, ma solo adesso trovo la forza di scrivere qualcosa. Onestamente, ormai non lo faccio per voi: è un automatismo, un esorcismo, forse: una fuga.Da giovane, guidavo la moto. Sabato ho pensato di seguire Marina, con un grosso scooter, preso da un collega. Un gesto discutibile: comunque, la fortuna, se così si può dire, è stata dalla mia parte. La giornata era buona e non pioveva.Insomma … sono riuscito nel mio intento.Alle dieci passate, non senza sorpresa, ho intravisto le tre donne partire dalla coorte, dove, una mezz’ora prima, Marina si era recata dall’estetista.Erano loro, alla guida: Patrizia.Intuita la direzione, ho fatto del mio meglio per non farmi notare.Poco più di venti minuti dopo, arriviamo allo svincolo autostradale … mi preoccupai inutilmente: non la imboccarono.Iniziai a sentirmi un vero idiota: le tre, percorsero la breve bretella che porta al grosso Centro Commerciale alle porte di Avellino.Ora sapete anche dove si svolgono i fatti … spero solo che domani, non possiate collegare queste mie parole a un tragico fatto di cronaca: potrebbe occupare la prima pagina dei giornali.Le tre, però, non entrarono nel parcheggio del Market. Strano (e pericoloso, per me). Infatti, nessuno proseguiva di là, perchè la strada, poco dopo, finiva.Mi trovai ...
... completamente spiazzato. Ero quasi certo che sarebbero tornate subito sui loro passi o che si sarebbero fermate, davanti al cancello del Bowling.Era noto: quella parte del complesso, prendeva vita solo verso sera.Mi fermai e feci finta di telefonare. Naturalmente non tolsi il casco.Intanto, la macchina, si arrestò davanti al cancello. Probabilmente erano attese, infatti, dal casotto, venne fuori un uomo, forse il custode che apri, per loro, una metà dell’inferriata.Entrarono.Patrizia scese e contrattò con l’uomo, in atteggiamento confidenziale.Poi, proseguirono mentre, il custode usciva, a piedi, e s’infilava in una vecchia Panda, parcheggiata poco più in là.Dopo un minuto il piazzale era sgombro, vuoto … ed io non sapevo che pesci pigliare. Ero troppo esposto.La macchina delle donne era sparita, avevano raggiunto, di certo, il parcheggio sotterraneo. Mentre cercavo di raccapezzarmi in quella strana situazione, una grossa auto sfrecciò, decisa, al mio fianco. Senza indugi s’infilò nel cancello e, poco dopo, sparì nel garage.Continuavo a lambiccarmi il cervello. Che fare?Se fossi entrato anch’io, mi avrebbero notato di certo … ero più che sicuro che, nel parcheggio, chiuso al pubblico, non ci fossero altri che loro.Decisi di farmela a piedi … l’eventuale scusa? La moto in panne: cercavo qualcuno che potesse prestarmi un attrezzo, magari una chiave di candela.Come sapete, questi piazzali ingannano, e mi ritrovai a percorrere un enorme spazio prima di arrivare al parcheggio. Per ...