1. A casa di mia cugina - 1^ parte


    Data: 24/12/2018, Categorie: Etero Autore: wolfabio1

    ... sapere se in zona nel frattempo avesse aperto un B&B o un albergo. Insomma una scusa patetica per farmi dire “ma dai vieni da noi, che problema c’è”. “Ma quale B&B e quale disturbo, vieni da noi così mi guardi Cristina che devo star fuori da sabato a mercoledì per la gita della scuola e non ho nessuna voglia di lasciarla da sola”. Guardarle Cristina, mai parole furono più azzeccate. Arrivai la Domenica sera sul tardi e mi accolse Cristina in tutto il suo splendore. Erano due anni che non ci vedevamo e la trovai se possibile ancora più bella che nelle foto su facebook. Mi fece accomodare, mi chiese se volevo mangiare qualcosa ma le dissi che avevo già mangiato in treno. Mi offrì una birra, e ci fumammo un paio di sigarette insieme sul divano dove, oltre 10 anni prima, avevamo visto innumerevoli volte la tv insieme, ma nonostante facessi di tutto per non guardarla e non pensarci, quel corpo mi attirava in maniera irresistibile. Quelle cosce lunghe, quel culo sodo e quelle tette enormi mi facevano ribollire il sangue e Cristina non faceva nulla per aiutarmi, cambiando in continuazione posizione e mostrando tutta la mercanzia. Non era cambiato nulla in quella casa, solo nello studio era scomparso il divano letto dove avevo dormito per anni, sostituito con un più comodo sofà, motivo per il quale mia cugina mi aveva anticipato al telefono: “Dormi pure nel mio letto finchè non torno, poi ci organizziamo in qualche modo; ti lascio le lenzuola pulite”. Pensai che la cosa migliore ...
    ... era fare una doccia per raffreddare un po' i miei bollenti spiriti, così chiesi un asciugamano a Cristina e mi diressi in bagno, lei mi disse che andava a letto, e ci scambiammo la buonanotte. Sotto la doccia fu chiaro che quella ragazza provocava ancora in me evidenti reazioni sessuali, il mio cazzo fu duro in un attimo e mi segai sotto la doccia fantasticando sulle tette di Cristina. Sborrai abbondantemente, restai ancora qualche minuto sotto il getto dell’acqua poi mi asciugai e avvolto nell’asciugamano mi diressi in camera di Alessandra col mio trolley, ma aperta la porta la sorpresa. Cristina, a seno nudo, stava leggendo un libro nel letto di sua madre. “Hey, non si usa bussare a casa tua?” disse coprendosi con le lenzuola. “Scusami Cristina, tua madre mi aveva detto che potevo dormire in camera sua finchè lei non tornava, non pensavo certo di trovarti qui”. “Io dormo sempre qui quando lei non c’è”, disse con aria infastidita. “Va bene – risposi – vado a dormire in camera tua?” “No scusami non mi va che dormi nel mio letto”. “E vabbè dormirò sul divano in salotto dai, nessun problema” e feci per chiudere la porta. “Ma puoi dormire qui” disse sorridendo. Restai un po' di sasso, non sapevo davvero cosa dire. “Non so se a tua madre farebbe piacere”. “Ma figurati – aggiunse lei – era contentissima che tu venissi qua”. Certo, pensai, contentissima di non lasciarti sola, non certo che dormissi con te. “Va bene dai, domani magari ci organizziamo meglio – le dissi – però ti ...