La gattabuia 1: in cella
Data: 03/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: paolo2011, Fonte: Annunci69
Non l’aveva fatto apposta, Amin era caduto dalle scale rompendosi una gamba in più parti, c’era anche il trauma cranico, Marco gli aveva dato solo una spintarella, proprio mentre gli stava succhiando il cazzo sul pianerottolo delle scale che dalla zona sauna porta alle cabine, al piano ammezzato. Tutto Marco accettava: troia, zoccola, vacca, leccaculo, mangiacazzi, puttana, slogabigoli, latrina, cesso, frocio, checca,…tutto ma non “figlio di puttana”, la sua mamma non la doveva neanche nominare.
E così Marco si ritrovò nella stretta celletta del piccolo carcere di Moialo; il giudice aveva detto che con i suoi precedenti di atti osceni e adescamento non poteva soprassedere ad una denuncia per lesioni…gli aveva dato solo due mesi, ma senza le attenuanti, senza la condizionale. Due mesi da passare in questo buco di cesso di culo del mondo. Marco ha 25 anni, di un biondo slavato, occhi inutilmente azzurri, fisico asciutto, magro, un bel culetto sodo ornato da un tatuaggio tribale e un normale attrezzo da tromba, neanche troppo sviluppato.
Bisognava fare buon viso a cattivo gioco; la cella era angusta, la finestra in alto lasciava filtrare un poco di luce, specie al pomeriggio, le pareti erano sporche, vergate di scritte volgari, a Marco piacevano molto quelle scritte! Ma il vero problema della cella non era l’ambiente, la tazza del cesso in bella mostra o l’odore nauseante di candeggina mista a sudore di corpi…erano proprio i corpi il problema.
La cella è occupata da ...
... altri tre detenuti, tre nordafricani robusti, scuri, forse cattivi…Alì è un ragazzo della stessa età di Marco, a petto nudo si sta fumando uno spinello sulla branda, sul petto ha tatuata una scritta “Obey”, obbedisci, come quella su certi cappellini che si vedono in giro. Faruk è un trentenne tarchiato, se ne sta in mutande disteso sopra, sul letto a castello e si massaggia il pacco guardando il soffitto della cella, ha un dente d’oro, l’incisivo sinistro, risulta inquietante guardarlo. Fatma è una trans di 30 anni, stupenda nei suoi short color verde acido, un reggiseno col ferretto e i lunghi capelli mori appoggiati sulle spalle. Il suo corpo è snello e sinuoso, i seni non sono abbondanti, si vede che sta prendendo gli ormoni ma non ha ancora fatto nessun intervento estetico. Sono tutti dentro per reati legati allo spaccio, alla prostituzione, sono i compagni di cella di Marco.
Marco si avvicina al suo letto, il lenzuolo e la coperta odorano di vecchio, di stantio, sono piegate sul fondo della branda, …si siede sul materasso e le vecchie molle cigolano disperate…chissà di notte che casino fanno…Appoggia le poche cose che gli hanno permesso di portare.
“Ciao troietta, come ti chiami?” la voce di Faruk ha rotto il silenzio della cella…Alì ride accarezzando i capelli di Fatma, “Vedrai che ci divertiremo, sembri uno affamato di cazzi, vero?”.
Marco non sa cosa rispondere, sì è vero, il cazzo gli piace sopra ogni cosa, sente già il fremito all’anello dell’ano, sente quel ...