Matilda
Data: 27/12/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Alba17
Matilda, che ci fai qui? Quante volte te lo devo dire che non puoi frugare tra le cose di tuo padre? Lo sai che non vuole che tocchi quel bauletto"- disse la nonna con un tono di rimprovero affacciandosi alla porta della stanza. Matilda chiuse rapidamente il coperchio del baule. Si diresse sorridendo verso la nonna: "Faccio attenzione, nonna. Sto solo guardando il quadro di mia madre. È così bella quando sorride! Nelle poche foto che abbiamo non sorride mai"- disse lei con dispiacere e malinconia. Poi di nuovo, rivolgendosi alla nonna, per l'ennesima volta: "Mi puoi raccontare di lei, per favore?" La nonna le accarezzò i capelli castani con affetto e cominciò a raccontarle di sua madre, morta quando Matilda era venuta alla luce. Le raccontò della sua bellezza e di quanto amava suo padre, di quando si erano conosciuti, di come erano felici quando era in attesa di Matilda; sua madre e suo papà. Poi le disse: “Matilda, tu hai gli stessi occhi suoi, grandi, verdi, luminosi, come l'erba dei prati in primavera al mattino che brillano riflettendo il sole nelle gocce di rugiada”. Matilda si sentì fiera. Sorrise malinconica e immaginò la sua vita… Quanto sarebbe stata bella con la mamma ancora in vita. Lei non l'aveva mai conosciuta e pure tante volte ci aveva parlato chiudendosi in camera dei suoi. Tutte le volte che apriva il bauletto di suo padre, prendeva quel quadro e loro due ne parlavano insieme. Matilda le raccontava tutto: i voti che prendeva a scuola, cosa succedeva con i ...
... compagni e le difficoltà che lei aveva ad approcciarsi, le faceva domande... E in quel momento il quadro sembrava prendesse vita. Una donna bellissima usciva da esso, alta, capelli lunghi neri ondulati, un corpo slanciato, il sorriso di fata ed una voce soave. Le parlava. Matilda rimaneva incantata da tale bellezza. Aveva ragione la nonna, pensava, mia madre è proprio una splendida donna. Il suo cuoricino cominciava a battere forte dall'emozione e Matilda desiderava saltarle addosso per abbracciarla, sentire il suo amore per lei, per la sua piccola Matilda. Mentre cercava quell'abbraccio, l'incantesimo svaniva. La bimba si svegliava dal suo bel sogno e guardava con i suoi occhi innocenti la realtà deludente. Lacrimoni uscivano dalle sue verdi iridi, la tristezza si impadroniva del suo piccolo cuore e con voce sofferente, le diceva: "Mi manchi mamma! Perché sei morta?" Sua nonna tante volte l'aveva trovata in questo stato, e le lacrime della sua nipotina le laceravano il cuore. Era questo il motivo per il quale non voleva che lei frugasse in quel bauletto, dove sul fondo c'era questo disegno senza cornice, fatto tutto in bianco e nero, ad eccezione delle labbra evidenziate da un rosso acceso. Chissà come mai suo figlio l'aveva dipinta così? Non aveva mai capito nulla dell'arte ma quel disegno le era sempre piaciuto. Matilda era cresciuta dalla nonna, circondata dall'amore suo e del papà. Non aveva nessun altro eccetto loro due. Nemmeno il nonno aveva mai conosciuto, ma la nonna ...