1. Matilda


    Data: 27/12/2018, Categorie: pulp, Autore: Alba17

    ... via vai di mostri con sembianze umane. Frugravano dappertutto. In quella confusione non riusciva a distinguere le facce, sembravano tutti uguali, procreati di continuo da un unico mostro molto più grande, di cui più tardi venne a sapere il nome: si chiamava Comunismo ed esercitava il suo terrore tramite la dittatura ed il partito. Che termini difficili per Matilda! Soprattutto perché non glieli spiegava nessuno. E comunque, in questa confusione solo una faccia attirò la sua attenzione, quella del maledetto che mise le mani nel bauletto del papà. Lo ha visto portare via tutti i libri. Vedeva come in un film a rallentatore ciò che stava accadendo. Sentiva la nonna che urlava contro ai mostri: guardate che qui non c'è nulla che può interessarvi. Vedrete che vi sbagliate di grosso sul conto di mio figlio. Lui è pulito. Non troverete nessun documento compromettente. “Questo lo vedremo.” Le rispose un mostro dal sorriso beffardo. E Matilda? Cosa faceva Matilda in questa confusione? Nulla. Solo guardava. O forse era partita per un viaggio nelle fiabe. -Meglio per lei- direte voi. Avete ragione, è l'unico modo per salvarsi da certe situazioni; abbandonare il ...
    ... proprio corpo e guardare le cose con distacco, come non ti appartenessero nemmeno un po'. I libri venivano tirati fuori dal bauletto uno alla volta, e in quel momento una bestia toccò con la sua mano pelosa e i terribili unghioni il quadro che conteneva sua madre. Matilda tornò in sè. Gli corse incontro, con tutta la sua forza di bambina disse: "Questo non me lo toccare. Non me lo portare via. È mia madre. È l'unico ricordo bello che ho di lei". Cercò di strapparglielo via, ma l'uomo la guardò sprezzante e la spinse via. Matilda cadde a terra piangendo disperata e ripetendo le stesse parole: non portatemi via mia madre. In quel momento le andò vicina la sua cara nonna e la strinse tra le sue braccia. Cercò di calmarla ma il suo cuore saltava nel petto come un uccellino spaventato e piangeva a dirotto. "Voi siete delle bestie!" Gridò la nonna all'uomo che aveva scaraventato per terra la bambina. " Attenta donna". La minacciò l'uomo col dito. Poi rivolse un’altra occhiata odiosa a Matilda e con quel quadro tra le mani se ne andò. Era l'unica faccia che Matilda avrebbe ricordato sempre. Lui sarebbe diventato il suo incubo e si sarebbe impossessato dei suoi sogni. 
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