Pentita
Data: 30/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: eos76
... IO non avevo mai fatto menzione nei suoi confronti. Sapeva benissimo che io, data l�enorme distanza, avevo si e no solo due o tre volte l�anno la possibilità di incontrarmi con lui�Mi chiedevo se non si accorgesse di quanto la cosa mi indisponesse, oppure se lo faceva con leggerezza, o, peggio con quel pizzico di senso di superiorità nei miei confronti.Lo avevo accennato ad Andrea, questo fastidio e lui mi aveva lanciato una provocazione :�La prossima volta che vieni qui, vieni con lei. Le fai vedere che tu non sei da meno di lei, che sai godere come e più di lei, che lei è solo una troia, tu sei una puttana raffinata�Avevo impiegato molto tempo a maturare questa idea. Ricordo che ero rimasta a fissare la chat come inebetita. Andrea aveva continuato: �non ti preoccupare.. io non voglio fare assolutamente nulla a lei. Voglio solo incularti in sua presenza, farle vedere come sei mentre vieni, farle vedere come si gode quando a sfondarti il culo è un cazzo GRANDE.. Voglio che veda come riesci tu a prendere un cazzo in bocca e a ingoiare tutta la sborra� lei.. figuriamoci.. lei che non sa nemmeno masturbarsi davanti ad un uomo..�Son sincera. Col senno di poi non so se ho fatto bene ad accettare questa perversa proposta. La mia naturale inclinazione a non permettere nessun�altra presenza tra me e Andrea nei nostri rapporti mi aveva fatto desistere a lungo, ma i cicalecci spropositati di Arianna avevano perdurato, portandomi a una specie di illogica esasperazione.Non ...
... conoscevo allora, né conosco ora, le reali intenzoni di Andrea... cosa lui volesse nel profondo, se davvero una specie di �esibizionismo punitivo� nei confronti di Arianna ( che peraltro conosceva solo attraverso le mie parole), oppure se il sesso a tre davvero lo stuzzicasse.Fatto sta che quella anonima stanza d� albergo sarebbe stata teatro di una cosa che per quanto �piccante� non riusciva a farmi stare completamente a mio agio.Sono completamente nuda e, nonostante siano soltanto le quattro del pomeriggio, un brivido di freddo mi pervade la schiena.Andrea è nudo, dietro di me, con una mano mi cinge un fianco, l�altra è scesa ad accarezzarmi lentamente la fica. Ha il cazzo duro. Lo sento premere contro i miei glutei. Sento che lui si strofina contro di me, con la bocca sul mio collo. Sa che è un punto che per me è molto sensibile, probabilmente sente anche il fremito che mi percorre. Chiudo gli occhi un solo momento. Immagino di essere sola con lui, a fissarlo in viso, mentre la sua mano guida la mia a pizzicargli dolcemente un capezzolo, mentre con l�altra lo invito a penetrarmi con decisione, perché la mia eccitazione mi sta quasi togliendo il respiro e altro non voglio che sentire il suo cazzo duro nella mia fica, sentire quel vago dolore alle ovaie.Ritorno al presente. Andrea stacca la mano dal mio fianco e mi stringe un seno. Forte. Strizza un capezzolo. Mi fa male, ma non proferisco parola. Con la mano che tiene al mio pube, mi preme contro di ...