Übermensch- L'alba.
Data: 30/12/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Semiramis
Alba. Dosseno aveva apparenti abitudini, che lo tenevano aggrappato alla quotidianità. Prese il suo portasigarette e ne estrasse una davidoff gold, prese a tirare ampie e fumose boccate, intorno al fumo la sua terribile insonnia. Era ereditaria, tutta la sua famiglia ne era stata afflitta. Si diceva che dopo i vent' anni i Dosseno la notte non riposavano più, ne erano ossessionati. Eduardo aveva iniziato a non dormire dopo i ventiquattro. Era una vera tortura, una calura che gli assaliva il corpo anche quando fuori c'era la neve, una sensazione claustrofobica. "Il letto metteva le cinghie" diceva sempre sua nonna e le protezioni erano vane, così all'alba, Dosseno si accendeva ormai dai suoi ventiquattro anni quella dolce e velenosissima sigaretta. Il fumo lo accompagnava e il sesso gli dava la carica che ti porta il dormire dopo un'ora dal risveglio. Ripose il suo raffinato portasigarette nella tasca della sua giacca da camera. -Vestiti sempre bene Eduardo, i Dosseno di notte non dormono e l'eleganza li deve accompagnare. I Dosseno di notte creano e le creazioni detestano i trasandati- Era a poche ore dal discorso che doveva far ripiombare l'Italia nella dittatura. C'erano tutte le condizioni, d'altra parte, come Marx aveva scritto il capitalismo era lì a mordersi la coda da solo e gli uomini piuttosto che inventare il nuovo preferiscono il vecchio per risparmiare tempo. Dopo la potente crisi idrica e le guerre per l'acqua l'Italia si apprestava a diventare la nuova e forte ...
... potenza mondiale ma a Eduardo alle cinque di quella mattina non interessava nulla di tutto questo. Quando sentì il dolce campanello del suo antico portone restò immobile, finendo la davidoff e poi la lasciò morire nel posacenere. Era una cattiva persona? Lui non aveva mai fatto del male a nessuno, lasciava perire in pace perfino i mozziconi. Senza accartocciarli irrispettosamente, aveva rispetto per la vita e soprattutto per la morte velenosa che quella carta con tabacco gli somministrava. -Lia, amore mio, eccoti- -Edu, ma perché a quest'ora- -Vieni con me, ho una sorpresa...- Le grandi scale li accompagnarono al secondo piano di quella vuota e cupa casa, Dosseno mostrò a Lia una piccola stanzina. Arredata con gusto e con tanti e tanti libri. In fondo un lettino dove dormiva una bionda ragazzetta, coperta da un leggero lenzuolo. -Ma chi è?- -Come chi è tesoro, è un regalo per noi due... vieni, avvicinati- Dosseno delicatamente iniziò a svegliare la bionda con dei morbidi colpettini al viso. -Roberta, hai dormito bene?- -Signore ma è ancora presto...- -Chiamami Edu, te l'ho già detto...- Dosseno la scoprì e ne emerse un candido corpo nudo, Lia teneva Dosseno per il braccio, cercando di capire. La ragazza infreddolita, cercava riparo nelle coperte non curandosi di chi le stava osservando il corpo nudo, era ormai abituata. Dosseno prese la mano di Lia e la portò, piano a levigare i piccoli e giovani seni della ragazza. -Guarda che pelle che ha, è una bambola di porcellana. Credo ...