Übermensch- L'alba.
Data: 30/12/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Semiramis
... testa per averla a portata di bocca. -Ottimo, adesso inizia a leccarle il culo e tu masturbati... è chiaro? Non mi interessa quella testolina alzata. Mi interessa il culo e la fica e la mia Lia... giù la faccia!- Roberta calò il viso e Lia le aprì, dolcemente, le natiche e prese a leccarle l'ano. -Falla girare quella lingua, dai Lia... ora col dito, vai col dito- Lia obbediva e Edu si avvicinò per ammirare la scena, Lia era brava, non veniva meno ad un ordine. Leccava intensamente il culo e mordicchiava le chiappe di Roberta. -Ora inizia a prendermelo nella bocca... oh sì, detto fatto. E... e su il dito in culo a lei, muoviglielo... Voglio quel culo comodo- Fu Lia ad appoggiare la cappella dura di Edu verso l'ano di Roberta. Aiutò Edu a fare entrare il cazzo. -Tienile la testa in giù, non voglio vederla e tu amore... tu guardami negli occhi e gemi. Per me è il tuo culo non il suo- -Sì Edu... me lo stai mettendo nel culo amore, nel mio bel culo- -Brava, ottimo... anzi, fattela leccare dalla troia. Voglio che le lecchi la fica, puttana!- Roberta eseguì con timore, cercando di non far vedere il volto al professore, nel mentre quel membro le infuocava tutto dentro. Non c'era stata attenzione, nessuna preparazione particolare. In quel momento si sentì sporca ed usata. Chiuse gli occhi e poi prese ad ammirare il corpo di Lia sopra di lei. Cercò di concentrarsi sul sapore della sua fica, capì finalmente la pericolosità di Semiramide, la perversione e frustrazione degli uomini ...
... che ne facevano parte. -Te la lecca bene, vero?- -Certo- -Masturbati, dobbiamo godere insieme. Ho bisogno di venire insieme a te, chiaro. Verrò nel tuo culo Lia, nel tuo!- -Sì, mi verrai nel culo- -Insieme? Ora?- -Insieme, ora- Mancava poco, dopo il discorso, ormai il paese aveva percepito e compreso tutto. L'Italia non era più libera e il poeta e vate Dosseno si insediava come Comandante e capo dello stato d'Italia. A lui il compito di deviare gli uomini e le donne, a lui l'ardua missione di far combattere gli uomini tra di loro per partite di nuovo da zero. Parallelamente in altri stati la Loggia Semiramide metteva altri pontefici a governo. Gli stati con l'acqua venivano attaccati da quelli senza. Il mondo doveva ripartire e prima di ripartire necessitava di distruzione. Nel mentre, il suo incubo più grande lo perseguitava, ancora riverenza per quel mostro. Solo, mentre il mondo si distruggeva, Dosseno leggeva le sue poesie. Aveva fatto il bene dell'umanità ma Semiramide era ancora con lui, Semiramide quale signora superba lo piegava. Non gli era bastato nulla, la sua mente non si era fermata. Mai, fino all'ultima perversione. Aveva perso Lia prima che la guerra civile procurasse così tanti morti, l'ultima cosa che conservava di lei era un biglietto che le aveva fatto scrivere. "Oggi, secondo le leggi marziali, nomino capo dello Stato il qui presente Luigi Macco in cambio di un rapporto omosessuale. Spero la morte, per la guerra civile, mi salvi per sempre da Semiramide"