1. Amore impossibile 10 - l'attesa di penelope


    Data: 31/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: raccontastorie

    AMORE IMPOSSIBILE 10 – L'ATTESA DI PENELOPE
    
    Come era strana quella situazione, sentire al telefono Roberto solo per pochi minuti al giorno ed a volte nemmeno tutti giorni. Giuseppe a volte pensava di impazzire per il semplice fatto di non potersi sentire quando voleva, gli orari e gli impegni degli atleti della nazionale erano praticamente blindati e lasciavano ben poco tempo libero. A volte riusciva a farsi bastare quei pochi attimi al telefono a volte invece avrebbe augurato a Roberto, un lieve infortunio per farlo tornare a casa e potersi vedere. Roberto sembrava ogni singolo giorno sempre più distante, o forse era solo un sua impressione, la stanchezza certamente non era d'aiuto. Quando riuscivano a parlare le risposte erano sempre vaghe e molto generiche, si limitavano a chiedere semplicemente dello stato di salute dell'altro.
    
    Quel giorno Giuseppe andò al lavoro e trovò le sue colleghe che facevano più baccano del solito, a fissare qualcosa che ancora non aveva capito cosa fosse. Si avvicinò alle casse
    
    - Ragazze buongiorno
    
    - Buongiorno Giusè
    
    - A cosa dobbiamo tutto questo baccano? Vi sentivo dalla strada
    
    Luisa, una delle cassiere girò in direzione di Giuseppe la motivazione del loro vociare
    
    - Guarda cosa abbiamo comprato, il calendario della nazionale di calcio, mamma mia cosa non farei per avere uno di loro tra le grinfie
    
    - Ma smettila che per come sei messa, anche se atleti, non sarebbero in grado di sopravvivere ad una notte di sesso con ...
    ... te, li uccidi prima
    
    Risero tutti quanti fragorosamente
    
    Le colleghe sfogliavano questo calendario, mangiando con gli occhi i giocatori. La federazione per far breccia ancora di più sugli sponsor e per dar maggior visibilità ai giocatori aveva preso da esempio il calendario dei giocatori di Football Francesi, loro avevano il calendario “Dieux du stade”, la federazione aveva preso in prestito l'idea ed il titolo, “Gli Dei dello stadio”.
    
    Le foto ritraevano questi corpi statuari, praticamente nudi, ma sempre con dei dettagli in primo piano tali da coprire le zone intime, una palla da calcio, il montante della porta, un asciugamano avvolto alla vita... Giuseppe senza dar troppo nell'occhio, commentava le foto e sfogliava alla ricerca di Roberto, era curioso di vedere la foto.
    
    Girò le pagine finalmente la trovò...
    
    Una foto a due, soggetti, i ragazzi erano ritratti sulla seduta di una sauna, i corpi sudati e lucidi, entrambi solo un asciugamano alla vita, Roberto era ritatto sulla destra e guardava svogliatamente verso sinistra, dove era presente la vetrata della sauna che dava una visuale su una piscina allo scoperto. Sulla sinistra di Roberto, un altro ragazzo, anche lui guardava sulla sinistra ed aveva il baccio sinistro appoggiato sulla spalla di Roberto.
    
    Giuseppe ebbe una strana sensazione, come se quella foto nascondesse ben più dietro quell'immagine.
    
    - Ragazze, guardate qua
    
    disse Luisa, mostrando la foto di Roberto.
    
    - Quanta roba, ma ci pensate che ...
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