1. Preda


    Data: 31/12/2018, Categorie: Etero Altro, Autore: Ashara

    ... numerosi altri. E i suoi canali recettori, pronti, risucchiarono ogni goccia di seme, e con esso ogni stilla di vita.Mentre lui godendo e gridando le riversava dentro il suo liquido seminale, lei non si prese solo quello. Attraverso il membro pulsante gli risucchiò l'essenza vitale. E succhiò, succhiò a lungo, mungendolo con la vagina, anche dopo che lui aveva smesso di muoversi.E infine lo lasciò accartocciato in un angolo, immagine avvizzita di quello che era stato un tempo, quando era ancora vivo.***Il telefono squillò fastidiosamente dal suo angoletto sulla scrivania ingombra, interrompendo la lettura dei fogli fotocopiati. Volta aveva passato tutta la sera e parte della notte a scartabellare, e finalmente verso le due del mattino aveva trovato quello che cercava. Dopo un sonno insufficiente e una doccia gelida per svegliarsi aveva fatto una copia delle parti che gli interessavano e si era recato in ufficio, dove stava rileggendo bene, più e più volte, le due paginette che rispondevano alle sue domande.“Ispettore, ne hanno trovato un altro!”“Dove?”“Nel vicolo dietro al Madigan's. Incartapecorito come gli altri.”“Vado subito, dì a Porta di preparare la macchina!”Rimesso il cordless nella sua sede, Volta si alzò e infilò l'impermeabile. Poi ebbe un ripensamento e prese le fotocopie, le piegò con cura e se le mise in tasca. Era meglio che nessuno le vedesse. Quando aveva provato ad accennare che secondo lui quelle morti non avevano niente di naturale, dove per naturale si ...
    ... intendeva una causa conosciuta alla scienza come una coltellata, un avvelenamento, botte, un proiettile... i colleghi e i sottoposti l'avevano guardato come si guarda uno da internare. Quando il suo superiore aveva saputo che si portava in ufficio libri vecchi e nuovi riguardanti esseri soprannaturali gli aveva fatto un richiamo. Da allora aveva seguito la sua pista, ed il suo istinto, per conto proprio. Durante il giorno aiutava i colleghi a seguire la pista della ragazza dai capelli corti, che testimoni avevano notato insieme a ciascuna vittima poco prima del ritrovamento del cadavere, ad analizzare video di sorveglianza e prove rilevate dalla scientifica, ma finito l'orario lavorativo si dedicava alle sue indagini personali.E quelle indagini lo avevano condotto a quel negozio, a quel libro. A quelle due pagine. A quella parola.Succuba.Succuba erano tre sillabe apparentemente innocue che definivano quel mostro travestito da bella ragazza. Un predatore mimetizzato da preda, con un nome da preda. Succuba dava l'idea di qualcuno che subiva, e invece...Quando si chinò sull’ennesimo cadavere, il corpo di quello che gli dissero essere stato un uomo grande e grosso e forte e che adesso era ridotto ad una forma avvizzita che pesava meno di un bambino di terza elementare, il corpo di un uomo che lasciava sole una figlia piccola e una madre anziana, prese la sua decisione.Poiché nessuno gli credeva, nessuno gli voleva dare retta, nessuno avrebbe preso le contromisure adeguate, ci ...
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