Preda
Data: 31/12/2018,
Categorie:
Etero
Altro,
Autore: Ashara
La pioggia cadeva fitta, tanto per cambiare.Dannatissima città. Sembra sempre il crepuscolo, anche a mezzogiorno!L'ispettore Volta borbottava tra sé, sollevando il bavero dell'impermeabile di modo che le gocce d'acqua trasportate dalle raffiche di vento che riuscivano ad introdursi sotto la protezione dell'ombrello non gli si infilassero giù per il collo. Dribblava pozzanghere che sembravano piscine, accelerando sempre di più il passo per giungere alla meta il prima possibile e togliersi da quel tempo infame.E intanto sognava l'estate, tre mesi caldi e -quasi- liberi dal maltempo, in cui anche su quella città, che pareva un imbuto dove si riversava qualsiasi perturbazione sorvolasse il continente, splendeva il sole. E sognava la sua zona d'origine, non certo assolata ma di sicuro meglio di questa malinconica spugna.Ma chi gliel'aveva fatto fare di entrare in Polizia, e di accettare quel trasferimento?Finalmente la sua meta si delineò tra gli scrosci e le folate. La vecchia insegna ormai non più tanto luminosa e la vetrina al contrario ben illuminata si stagliavano sulla parete grigia di un palazzo grigio situato in una grigia via di tristi palazzi. Volta si aspettava che anche gli abitanti della zona fossero grigi.Riparandosi nei pochi centimetri di uscio chiuse l'ombrello e gli diede una scossa per liberarlo del grosso dell'acqua, poi spinse il battente ed entrò.Un antiquato campanello annunciò a tutti i presenti, cioè apparentemente a nessuno, che qualcuno aveva aperto la ...
... porta. Volta se la chiuse alle spalle e restò lì a gocciolare sullo zerbino, alla ricerca di un portaombrelli e di qualche segno di vita.Il primo lo individuò alla sua destra, seminascosto dietro una pila di libri. “Non esattamente la sistemazione più furba” pensò l'ispettore mentre con cautela ci infilava l'ombrello, cercando di non riempire di gocce i malcapitati tomi.Il secondo apparve da una porticina in fondo al negozio, mimetizzata tra gli scaffali, sotto forma di un ometto oltre i settantacinque, un po' curvo, con radi capelli grigi solo sui lati della testa e un sorriso cordiale. Insomma, lo stereotipo del commerciante in libri antichi.“Buongiorno, desidera? ...Oh, è lei, ispettore Volta! Come se la passa?”“Buongiorno dottor Corradi! Eh, con questo tempaccio non molto bene, il mio umore è sotto i tacchi!”“Non lo dica a me, la mia artrosi peggiora e anche la vecchia frattura della tibia si fa sentire sempre di più. Ma lei vorrà sapere del suo libro immagino, non parlare di reumatismi con un povero vecchietto! E' arrivato, aspetti che glielo cerco!”E come un fulmine il “povero vecchietto” sparì come inghiottito dalle pile di libri, per riemergere sorridente poco dopo, stringendo un vecchio tomo rovinatissimo.“Mi dispiace per le pessime condizioni, ma è l'unico che sono riuscito a trovare! Le farò uno sconto, ovviamente.”“Non si preoccupi per le condizioni, l'importante è che le pagine ci siano tutte e siano tutte leggibili.”“Le pagine ci sono tutte, le ho controllate ...