1. Tono d'addio


    Data: 31/12/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... vorrei avere tutto in bocca in un colpo solo. Ho voglia di leccare i capezzoli, ho voglia di guardare sotto la gonna, ho voglia, un�intensa voglia. Decido in quell�istante di vivere il momento in modo avveduto e saggio, secondo il quale il piacere si gusta meglio quando &egrave crescente, fino al culmine dell�orgasmo. Acchiappo i capezzoli tra i denti, prima uno poi l�altro, lei ansima, ha gli occhi chiusi e la bocca semiaperta, la piccola lingua scorre sulle labbra guizzando come la testa d�un rettile aggressivo, io m�abbasso agevolmente in cerca della sua pelosissima e nera fica e infilo la testa sotto la gonna, lei facilita il tutto aprendo le gambe divaricandole sennonché al massimo. Il tacco a spillo della scarpa destra s�arpiona al sedile e quasi buca il tessuto, la minigonna alzata all�altezza della vita &egrave davanti a me, io scruto al presente la foltissima cassaforte della libidine aperta, &egrave accessibile, divinamente villosa e incustodita, adesso l�afferro perché &egrave totalmente mia. La lingua si muove sragionando seguendo un ritmo vorticoso che non posso né voglio fermare, giunto a quell�istante avverto di dominare quel fisico totalmente, perché sono contento, raggiante e pieno di me, eppure non mi soddisfo del rischio d�avere soltanto quello.I pensieri s�affollano ammassandosi nella mia mente alla velocità della luce. Di chi sei traditrice? A chi, ma soprattutto come nasconderai adesso con l�animo ingannatore e insidioso questa tua resa al mio focoso ...
    ... ardore? Compaiono altre persone nella tua esistenza, pochi, tanti, neppure uno, ovvero un consorte devoto o disonesto anch�egli? Chi altri? La sua mano cerca il membro eretto, io abbasso la cerniera dei calzoni e lei ci ficca dentro la mano, perché con l�abilità e l�ingegnosità consumata d�una prostituta provetta fa in fretta a scostare le mutande dalla parte più vicina, nel tempo in cui sento la sua mano che stringe il cazzo. Le sue dita sono fredde, giacché lo scambio termico mi provoca un sussulto. Da nove mesi lei mi fa dei pompini in maniera abile e competente, di prim�ordine, giacché &egrave molto esperta e valida. Lo sa fare, poiché &egrave un suo effettivo vanto. Lei mi regala godurie meravigliose, orgasmi sovrannaturali, impensati e abbondanti, innegabile, però pure altri quesiti, restanti dubbi, nuovi desideri di conoscenza e di sapere non soddisfatti riemergono nel mio intelletto. Nel contempo mi domando: a quanti altri maschi concede e dispensa in ultimo un simile servizio? Quanti in un giorno di battaglia, in un mese, in un�annata? Puttana, amabile, cortese, disponibile e vacante prostituta. Io voglio gridarlo, voglio divulgarlo eppure non ci riesco, perché quelle parole muoiono in gola, dominate e governate da forze che non so né voglio controllare. Io mi lascio andare alla deriva, come sempre, abbandonandomi come ogni giorno di questi mesi in sua affabile compagnia.La sua bocca &egrave riempita dal mio cazzo palpitante, sento la lingua percorrere il glande in ...