Il culetto sottomesso e' per tutti.
Data: 04/10/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: RedTales, Fonte: Annunci69
Quel giorno ero eccitatissimo, Sandro mi aveva promesso una sorpresa che, diceva, mi sarebbe piaciuta sicuramente. Ormai ci frequentavamo dalla fine dell'estate scorsa, quasi da un anno e sapevo che in questi casi era sempre riuscito a sorprendermi. Ci avevo pensato su fin da quando, due giorni fa, me lo aveva detto, ma non mi era venuta alcuna idea su quel qualcosa di nuovo a cui aveva accennato. Così, incerto su cosa avrei dovuto fare,mi preparai con più attenzione del solito per apparire nella miglior forma possibile. Quando me ne andai da casa mi sentivo perfettamente bene ed ero certo che anche questa volta gli sarei piaciuto ed io sarei stato soddisfatto dalle sue proposte.
Come entrai ci baciammo a lungo. Ormai era una consuetudine, una bellissima consuetudine (vedi racconto: UN ADORABILE CULETTO SOTTOMESSO). Mi piaceva da impazzire essere accolto dai suoi baci e anche questa volta le nostre lingue giocarono lungamente tra loro. Quando si staccò, appagato, mi ordinò, come sempre, di spogliarmi. Lo feci in fretta e velocemente, perché ormai l'estate era iniziata e indossavo ben pochi indumenti, e rimasi in attesa delle sue richieste.
“Voglio vedere se ti sei preparato bene...” Pensando che lo aveva già fatto altre volte e che non era questa la sorpresa, mi lasciai accarezzare, toccare e osservare fin nei più nascosti angolini del corpo. Lo fece con calma e attenzione e non trascurò nulla.
“Perfetto! Sei semplicemente perfetto! Proprio come ti volevo per ...
... oggi! Sei liscio come un petalo di rosa dappertutto. Mi piaci, sai! Mi piaci sempre!” Ero contento di quello che disse. Ero contento di averlo soddisfatto anche quella volta.
Proseguì con la frase che stavo aspettando: “vuoi sapere cosa facciamo oggi?” Feci di si con la testa e lui continuò dicendomelo: “andremo in una spiaggia lungo un fiume.
Una spiaggia dove di solito ci sono tanti bei maschietti e poi...”
“E poi?”
“Mah? Per adesso accontentati di sapere dove andiamo. Cosa faremo lo scoprirai la...” e, passandomi un anello elastico, mi disse di infilarmelo alla base delle palle. Lo feci. La misura era giusta e, anche se mi stringeva leggermente, mi sollevava i testicoli. Mi fece mettere solo pantaloncini, maglietta e scarpe e ci avviammo al fiume. Era a più di un'ora di macchina da casa.
“E' un po' lontano, così sicuramente non incontri qualcuno che ti conosce. Ma è un gran bel posto, ci vado ogni tanto...” Lungo la strada, come faceva quasi sempre quando eravamo in macchina, mi infilò una mano dentro i pantaloncini e giocò a lungo con quello che c'era dentro. Inutile dire che quella era la parte del viaggio che preferivo perché la sua esperta mano sapeva sfiorarmi o stringermi sempre nel modo giusto riuscendo a procurarmi un intenso e prolungato piacere…
Finalmente prendemmo una strada secondaria e dopo alcuni chilometri ne imboccammo un'altra, questa volta sterrata.
“Siamo quasi arrivati!” disse dopo un ultimo tratto indicandomi uno slargo pieno di ...