1. Onore al merito!


    Data: 01/01/2019, Categorie: Etero Autore: mastru_peppe

    Ero tornato a casa tanto stanco, una doccia, una cena leggera. Non avevo molta voglia di uscire, così mi ero sdraiato sul letto senza ancora essermi cambiato. Mi addormentai 10 min, un quarto d'ora, non di più. L'aria era fresca, era settembre ed era appena piovuto. Quel giorno avevo girato mezza regione in macchina, avevo voglia di fare un giro a piedi, non avevo voglia confusione, uno di quei momenti di apatia che a volte arrivano e non si sa come, non sapevo decidermi. Il vibra fa tremare il cel, senza guardare rispondo. una voce femminile mi fa: "stronzo che fai! ti sto aspettando e sappi che non resterò qui ad attendere per molto!". Era Anna. Quel tono di voce mi dà una scossa, mi riprendo dall'apatia, dall'indecisione se uscire o meno e istintivamente ribatto:"Sto uscendo, dammi il tempo di arrivare". Lei perentoria:"Non fare lo stronzo, non sono abituata ad attendere tutto questo tempo, e non mi piace stare qui a gironzolare sotto gli occhi di questi maschi che quasi mi sbranano. Fai presto o vado via!" Fra me e me, dissi "ma che questa che vuole, che tono e poi non abbiamo mica un appuntamento!?!". Però, lo ammetto, la cosa mi stuzzicava, mi intrigava.
    
    Mentre la rassicuravo che stavo per raggiungerla già mi infilai una camicia fresca, boxer, pantaloni e scarpe. Una volta giù all'ingresso presi una giacca scura che avevo buttato lì e imbroccai la porta. Accettai tacitamente la sfida, del resto era tutta l'estate che io sfidavo lei. Una volta in macchina mi resi ...
    ... conto che in realtà non sapevo neanche dove fosse. La trovai. O meglio, lei trovò me. La cercavo guardando ai tavoli dei soliti bar in cui era solito incontrarci, come succede in estate prima di fiutare il clima della serata e decidere il da farsi. La sala era deserta e i tavoli fuori erano vuoti. Non mi ero accorto di averla sorpassata, era in macchina. Infatti trilla telefono ed era lei: "..ma sei proprio stronzooo, se non vuoi vedermi dimmelo - una risata - accosta, sono dietro di te" Senza rispondere, staccai la chiamata, buttai la macchina a bordo strada e salì sulla sua auto. Subito mi accorsi che aveva un'aria diversa dal solito. Abbronzatissima, capelli ordinati con un tocco nuovo e una luce viva negli occhi. Un vestito più lungo del solito, in tessuto di jeans con una lunga fila di bottoni metallici sul davanti. La guardai meglio e questa volta la guardai da cima a fondo, molto a fondo. Bottoni slacciati, vestito molto aderente, tette sciolte, sandali, profumo discreto, una collanina etnica che sfiorava il seno. Il suo seno prosperoso faceva il resto, non poteva che far volare la mia mente. L'avevo sempre snobbata, ma quella sera mi appariva diversa. Era tutta l'estate che mi palesava il suo interesse e io spudoratamente la provocavo dicendole che l'avrei sì scopata, ma avevo voglia un piacere nuovo, diverso, intenso e non la solita scopata e assolutamente niente voglia di ascoltare le solite frasi sdolcinate...insomma sesso puro e forte da penetrare nella mente e ...
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