Onore al merito!
Data: 01/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: mastru_peppe
... salire e scendere di tensioni, e di odori...l'odore di lei mi ritorna ancora alla memoria mentre scrivo. Sdraiato com'ero non riuscivo a guardarla e comunque i capelli nascondevano ogni visione. Ma era come vederla. Sentivo ogni piccolo movimento della sua lingua ed ogni piccolissima pressione delle sue labbra così come ogni minimo avanzamento o arretramento nella sua bocca infuocata e umida. Avevo il cazzo duro e teso, lo sentivo come se volesse crescere ancora, ma la pelle lo trattenesse. Sembrava volesse proiettare vero l'esterno, era così in tiro che la pelle schiacciava in me. Le palle trovavano sollievo solo sotto le attenzioni di quella lingua ardente. In alcuni momenti era come de stessi per esplodere, ed anche lei lo avvertiva e allora rallentava i movimenti o allentava le labbra fino a lasciarlo libero e magari la lingua avvolgeva la cappella. E le mani, mai sul cazzo. Era tutto straordinariamente bello.
E quando giunse il momento che lei ritenne opportuno, la rividi spuntare, vidi i suoi occhi dritti nei miei e il cazzo tra le tette, morbide e calde, coccolato come un bebè. I suoi capezzoli turgidi e la punta della lingua che sembrava guidarlo fino ad ingoiarlo e tutto ciò fino a quando zampillò felicemente lasciando me stesso incredulo. Il suo seno era pieno di calda crema, fiotti erano arrivati sui capelli e sul viso. E io ancora turgido tra le sue tette. Tento di flettermi per guardarla meglio e proiettarmi verso di lei, mi blocca con una mano sul ...
... torace per farsi guardare mentre spalmava la calda crema sul suo seno e raccogliendo quella sparsa sul viso. Leccò le dita ad una ad una. Tutto ciò senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi. Feci appena in tempo ad allungare la mano fino a raggiungerle la figa e sentirla colare, gocciolava come una fontana, le gambe erano tutte umide del suo nettare.Non ebbi il tempo a sentirne il sapore,che con un salto da gazzella aveva riguadagnato il posto di guida e si stava già riabbottonando. Mi fu concesso solo di infilare le mani nella mutanda e sentire il pelo arruffato e flaccido quante le labbra che sembravano immerse nel miele mentre la lingua cercava leccarle i capezzoli prima di chiudere gli ultimi bottoni. Mentre richiudeva tutto quel tesoro aveva lo sguardo perso e abbandonato, ma resistette e lo fece con determinazione dicendo solo "ora no". Accettai, lasciai che conducesse lei il gioco, se lo meritava, la sfida era stata affrontata con onore e lei all'altezza del ruolo. Il gioco era stato esaltante. Tutto questo mentre nella macchina arrivavano i fari delle altre auto che gironzolavano sul piazzale.
Mise in moto l'auto e riprendendo la strada mi disse: "una donna sa sempre come penetrare la mente di un uomo". Incrociammo gli sguardi accompagnati da un bellissimo sorriso. e la lì a pochi istanti dopo, ci salutammo con un semplice ciao e un tenero bacio sulla guancia.
Ora vi chiedo: può un pompino restarvi impresso nella mente per tutta una vita?
Credo di si! .