Le ventiquattro sedie del diavolo.
Data: 02/01/2019,
Categorie:
pulp,
Autore: Tibet
... della casa e persino le porte esterne verso la strada. Le racconta di come la collezione sia stata tenuta riservata e sotto chiave per circa duecento anni nella "camera segreta" del Museo Nazionale Archeologico di Napoli perché considerata shoccante e rivoltante. Le dice che sensualità ed erotismo sono elementi costitutivi della nostra natura e parte integrante della nostra identità. Le ricorda di Desmond Morris che definì l'uomo "il primate vivente più sexy", che la sua definizione non era né vellicante né provocatoria, ma faceva una formulazione scientifica accurata. Di come nel corso della sua evoluzione l'animale uomo abbia sviluppato in vari modi la sua sessualità. Di come abbia lasciato a parte la stagione riproduttiva limitata e che sia in grado di accoppiarsi in qualsiasi momento dell'anno. Del corteggiamento prolungato, le diverse fasi, dall'incontro iniziale fino all'atto conclusivo. Di come di fronte alla rapida copula del babbuino... otto secondi, l'atto per l'uomo sia molto elaborato e ricco di preliminari. Lei mentre assapora le sue parole continua ad accarezzare il simbolo fallico, lunghe e lente carezze come fosse una prolungata masturbazione. Subisce l'atmosfera... subisce l'uomo, subisce la particolare condizione ambientale. L'uomo potrebbe averla. Ora... piegarla in avanti, alzarle cappotto e gonna, liberarla da impicci intimi e possederla, goderla, penetrarla, lei pensa al suo di pene, di come potrebbe essere... lo vede enorme, lo sente quasi fra le ...
... cosce, lo immagina spingere, forzare a lungo per entrarle dentro, dentro fino in fondo. Lei è disponibile. Pronta, quasi speranzosa che accada. Sente fluire il suo umore vaginale dalla sua conchiglia fino a bagnarle le cosce. Clitoride e capezzoli inturgiditi, il respiro affannoso. L'uomo l'ha soggiogata sessualmente in pochi minuti e sembra voler rimandare la cosa, le chiede se vuole vedere qualcosa di davvero particolare. Lei come in trance dice... si. La prende per un braccio conducendola. Il contatto per lei è una scossa elettrica. Sente il suo odore di uomo. Si sente sciogliere. La porta in una stanza al piano inferiore. Quando accende la luce lei vede che contiene solo un lungo tavolo scuro e delle sedie poste intorno. Aspetta che l'uomo parli. Lui ora la conduce al tavolo, allontana una delle sedie dal tavolo e gliela indica. Ecco. Sulla seduta della sedia si innalza un grosso fallo di legno. Una verga e il suo scroto. Realistica. Un cazzo eretto. Leggermente curvo. L'asta venata. La corona e una grossa cappella a fungo. Il filetto e la piccola apertura dell'uretra. Perfetto in ogni sua caratteristica. Un'opera d'arte. Le dice che è costruita in un legno particolare. Caldo. Sempre caldo. Il mogano di Cuba. Le dice di toccarlo. Lei lo fa. E' davvero caldo... Passa la mano dal grosso scroto all'asta, alla cappella, ne gusta ogni particolare, sente le vene in rilievo e la grossa nervatura sotto. Lui... guardandola sposta un'altra sedia. Un altro cazzo. Più grosso e più lungo, ...