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La professoressa Francesca nella tana del lupo 3
Data: 04/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: mikimark
... la ricoprì. Non soddisfatto quando iniziò a colare si occupò dell'altra calza. Mi eccitai nel vedere le mie calze rosa sporcate da tutto quel seme maschile giallognolo, ma mi sentii anche tanto umiliata."Quando gli schizzi e la colata del suo sperma cessarono l'uomo, soddisfatto, si ripulì la cappella ancora piena di sborra strusciandola sulla mia calza. La usò come un fazzolettino. Sentivo un fortissimo odore di quella robaccia che mi aveva spruzzato sulle cosce e sulle calze. Puzzavo ed ero tutta bagnata, sporca. Lui allora tornò a sedersi nella sua poltrona. Rimasi in silenzio appesa a quella cordaccia e con le mie lunghe gambe sempre ben spalancate. Con la fica umida e le calze autoreggenti piene di sperma.�Il gran maestro non si lasciò scappare alcune foto. Le mie smorfie di fastidio per quelle pose tanto scabrose le avrebbero rese ancora più eccitanti. Chissà chi le avrebbe potuto vedere e gustarsele. Magari facendosi una sega sulla mia fighetta ben spalancata e in bella mostra. Mi eccitai però subito dopo pensando a quanti schizzi il maschietto avrebbe fatto!�Poi il grande capo, imitato dall'uomo incappucciato seduti al suo fianco, si alzò e si levò il mantello. Fu imitato dall'altro uomo al suo fianco, che pure si rivelò nudo sotto la sua tunica. Me lo immaginavo che quei due bramavano di esibirsi e di mostrare alla giovane matricola i loro cazzoni. Volevano stupirmi... Ottennero il loro scopo! Quello che mi mostrarono quei due mi strabiliò. Non potei non spalancare ...
... gli occhi! Tutti e duee adesso esibivano orgogliosamente due cazzi enormi. Tutti sicuramente al di sopra dei venti centimetri e, ritenni, tutti molto vicini ai trenta. Mi impressionò moltissimo l'uccello del gran maestro. Oltre ad essere lungo era spropositatamente largo, tozzo. Un autentico uccello equino. Un bastone scuro, percorso da innumerevoli venature in rilievo e leggermente ricurvo. La cappella, poi, era spaventosamente grande. Era già completamente scappellata e di un preoccupante colore violaceo. Era già pronto a venire. Tutto quel ben di Dio non avrebbe però potuto non preoccupare una femmina prima di essere penetrata. Dove lui avrebbe preferito! Chissà che sborrata alla fine!"Lui notò il mio turbamento e la mia paura. 'Non preoccuparti� - cercò di tranquillizzarmi lui - Anche altre rimasero impressionate e quasi terrorizzate quando lo videro. Ma poi�'"Venne sulla pedana. Mi accarezzò il seno e si attaccò per qualche istante al mio corpo. Volle poi incollarsi al mio corpo. Appoggiò il suo bastone di carne sul mio ventre. Volle farmelo sentire per bene. Il giochino non mi dispiacque e accompagnai con lenti movimenti del mio bacino lo strofinio della cappella sul mio pube. Molto piacevole ed estremamente eccitante. Non riuscii a trattenere un lunghissimo sospiro.�Poi lui mi liberò prima i piedi. Poi mi slacciò la corda alla quale ero stata appesa." 'Vieni Francesca - mi disse subito lui con fare tranquillizzante - . Adesso viene il bello. Prima della grande prova ...