Una vita al limite
Data: 04/01/2019,
Categorie:
pulp,
Autore: Lucido De Lirio
... sentito dire. Ricordi che ti ho detto che a farmi sapere la cosa è stata una vecchia amica? T: - La conosco? Esatto, te la ricordi a qualche festa la schiava di Xxxx, quella un po’ “schizzinosa”? T: - Chi, miss “ioquestononlofaccio…” ? A: - Esatto, proprio lei. È stata lei a illustrarmi il tutto dopo aver trascorso anche lei i suoi mesi in Amazzonia … T: - E quindi? A: - E quindi, qualche giorno dopo avermi salutata è ritornata laggiù col solo biglietto di andata. Fermamente decisa e motivata a restarci. T: - Non posso crederci, lei così delicata e snob … A: - Completamente cambiata, credimi … T: - … ti credo solo perché ti conosco … ma continua, alla fine sei stata venduta? A: - Sì, quasi al termine del giro, il corriere mi ha offerta ad un capo tribù che prima di contrattare il prezzo mi ha oscenamente esaminata toccandomi ed infilandomi dita dappertutto. T: - Ma sono davvero così selvaggi? A: - Primitivi, direi. Sono tra i pochi nativi del mondo che ancora non cuociono i cibi e girano completamente nudi. Non si lavano, usano spalmarsi il corpo di fango per limitare un po’ i parassiti di cui sono completamente infestati. Non hanno una vita sociale, né regole. Il capo in effetti è solo un uomo un po’ più autoritario degli altri. Non hanno famiglie, si accoppiano tra di loro casualmente e i figli sono figli di tutti. T: - Mangiano carne cruda? A: - Sì, ma la carne la mangiano solo gli uomini, che sono guerrieri e cacciatori e sono al primo posto nella gerarchia, poi ci sono ...
... gli animali domestici e le donne (le loro donne) cui vanno i pochi avanzi e pastoni di farine varie, erbe e frutta. Le schiave non ricevono cibo dal villaggio, devono nutrirsi di quello che riescono a trovare nella foresta e devono imparare presto a distinguere le bacche buone da quelle velenose, gli insetti commestibili, lo sterco degli animali… T: - Insetti? … sterco?? Scusa, ma perché mi hai offerto l’aperitivo, per farmelo vomitare? Non mi dirai che hai mangiato insetti e sterco? A: - Non sarei tornata viva se non l’avessi fatto. Le prime volte che le altre schiave mi hanno guidata nella foresta e offerto questi cibi, ho rifiutato, accontentandomi delle bacche e di qualche frutto. Poi, spinta dalla fame, lo provi e lo vomiti subito … poi ti ci abitui … e poi ti piace. C’è un tipo di sterco che, preso caldo, è profumato, buono e nutriente. T: - Non ti azzardare più a baciarmi, te lo proibisco. E non sto scherzando. A: - Mi dispiace, davvero… T: - Mi hai detto che raccoglievi il cibo in giro per la foresta, ti lasciavano libera? Non potevi fuggire? A: - La foresta pluviale amazzonica è una prigione senza sbarre. Nessuno riesce a fuggire di là; se ti allontani dal villaggio puoi trovare solo la morte, a scelta: scorpioni, serpenti, ragni, rane velenose, caimani, piranha … per non parlare delle trappole mortali dei cannibali. T: - Ma infine cosa hai fatto come schiava? A: - Le schiave sono meno delle donne che sono meno degli animali… gli uomini dormono nelle capanne, donne ed ...