1. Con la zia in maremma - 3


    Data: 06/01/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlBaroneRosso

    Siamo arrivati di pomeriggio.
    
    Wanda parlava ad alta voce, senza preoccuparsi dei viaggiatori, dei tassisti e degli altri, appena scesi dal treno e poi di fuori, sul marciapiedi, davanti alla stazione di Grosseto.
    
    Tutti che stavano a sentirla.
    
    E che ci guardavano.
    
    E si è avventata su Francesco.
    
    - Ma guarda che fico che sei diventato!
    
    L'ha abbracciato forte, gli si è buttata addosso, il ventre addosso e poi, sempre ad alta voce,
    
    - ma senti qui che grosso! Sempre in tiro, eh. Giulia, ma che scopatore tuo figlio, sempre pronto a trombare.
    
    Le ho fatto una faccia, speravo che capisse.
    
    Ci guardavano tutti, che vergogna!
    
    Almeno un po’ di contegno, prima di tutto per lei.
    
    È conosciuta in città.
    
    Ma anche per me.
    
    Sono una signora, mica una di cartello.
    
    D’accordo, piaceva anche a me l’idea di fare due giorni di baldoria, di trasgressioni assortite anche, dopo anni da signora per bene, noiosi anni di fedeltà a mio marito, cheppalle, neanche un cornino, neanche uno scambio.
    
    A queste cose, all’epoca, ci pensava mio marito.
    
    Sesso a volontà, ma anche corna a volontà.
    
    Sempre lui.
    
    Si litigava spesso, per via delle corna che mi metteva, con tutte, amiche, colleghe, impiegate, commesse di negozi, bariste, ma almeno, quando si faceva pace, sesso a volontà, e ancora di più.
    
    Tanto amore sprecato, però.
    
    Perché appena ha incontrato una troia francese, si vede che non gli bastavano quelle italiane, se n’è andato, ha trovato lavoro là, e lo ...
    ... sento solo per telefono, quando tarda a mandarmi i soldi per Francesco.
    
    E da allora, dieci anni di noiosa fedeltà con il mio compagno di adesso.
    
    Mauro.
    
    Vuole sposarmi.
    
    Per me va bene, bisogna anche pensare al futuro.
    
    Per altre cose, però …
    
    È fedele, sì, niente da dire.
    
    Ma come sesso, in tutta franchezza, è un po’ scarsino.
    
    Come tutto.
    
    Come quantità, un anno di sesso con Mauro, il mio compagno, equivale a quello che facevo in una settimana con il mio ex marito.
    
    Come durata, dieci scope con Mauro durano meno di una sola con il mio ex.
    
    Come dimensioni, meglio non scendere in particolari, lasciamo perdere.
    
    Come varietà, poi, non ne parliamo.
    
    Mauro conosce una sola posizione, io sotto e lui sopra, è quella e basta.
    
    Ma adesso ho deciso, mi devo dare da fare io, almeno per cambiare la formazione della squadra.
    
    Almeno io sopra e lui sotto, la cavalcata della walkiria, gliela devo far provare.
    
    E poi la spondina, per cominciare a mettergli in mano le mie chiappe.
    
    Dicono tutti che ho un bel culo.
    
    Lui no, Mauro è più distinto.
    
    Per lui ho un bellissimo lato B. Così dice lui.
    
    Culo, dalle mie parti le persone sane e per bene lo chiamano così: culo.
    
    E chissà che, facendo una spondina, toccandomi il culo, avendolo davanti agli occhi, il mio bel culo, anzi, pardon, il mio lato B così bello, che gli garba tanto, chissà che non gli venga in mente di farci qualcos’altro.
    
    E poi vedremo.
    
    Il tempo è galantuomo.
    
    Un collega, in ...
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