A majorca ep 1 - l'insospettabile coppietta di giovani sposini
Data: 08/01/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: forrestsherman
Quando ero quasi diciassettene,una estate, andai con mia mamma, a trascorrere un mese, in un albergo di Palma di Majorca. Gli ospiti erano tutti stranieri, svedesi, inglesi o belgi, che venivano per una settimana ad arrossare le loro chiare pelli al sole spagnolo. Non era facile fare amicizia, ed eravamo un po’ isolati e l’unico ragazzo della mia età era un francese di nome Gerard che per caso era anche lui lì con la mamma.
Alla sera uscivamo insieme e andavamo in qualche locale di Palma, dove trovavamo inglesine e nordiche disponibili e vogliose per due ragazzi giovani come noi, erano tutte vogliose come troie, ci spompinavano…e una volta anche in tre nella toilette dei bar, ma non volevano scopare, solo di bocca e loro si toccavano sotto le minigonne.
C'era solo una coppia italiana, Dario e Laura una sposina che si trovava in viaggio di nozze nell’albergo. Ci eravamo conosciuti sul pullmino che ci portava in gita per l’isola e ci eravamo trovati simpatici. Lei si chiamava Laura, era bella, magra, non un star, ma aveva un bel sedere e un bel pancino , un seno piccolo ma sodo, e lui, Dario, era un uomo molto simpatico.
Fermandosi a Manacor in un fabbrica di pelle, lei si provava delle gonne e noi avemmo occasione di accorgerci di una cosa: Gèrard mi disse guarda di qui, in un fessura che dal laboratorio dava su negozio e lei era proprio lì dentro, si era tolta il prendisole ed era in mutandine sottili e si metteva e toglieva delle gonne di pelle. La cosa mi eccitò e ...
... mi innamorai di lei, era la prima donna un po’ matura che vedevo, due belle gambe, un bel boschetto curato che premeva verso la seta delle mutandine.
Per tutto il tempo del viaggio poi guardavo le cosce di lei che uscivano della stretta gonna di pelle scamosciata che si era comprata e aveva tenuto su, che le disegnava il ventre vellutandolo e saliva sulle cosce fino a fare intravedere quello che avevamo visto prima nel camerino e lei se ne accorgeva, era dietro sugli ultimi sedili, allargava e chiudeva un po’ le gambe, con malizia, per scherzo o per dileggiare noi ragazzi, finchè suo marito le disse con una mano sulla cosca “ Ma cosa fai ?” e lei disse e mi scappa la pipì…e allora lui fece fermare il pullmino in una bar e lei finse di andare urgentemente.
Il camerino era un po’ precario, con una porta bassa e il cubicolo, attorniata da una palizzata. Io la seguii, e quando lei uscì indugiavo sulla porta, le sussurrai che belle gambe, ti sta bene la gonna…ero rozzo da ragazzo, non sapevo fare bene i complimenti ad una donna adulta , lei avrà avuto 26 anni…dieci più di me…ma le piacquero lo stesso, si vede che si eccitava… sorrise, disse dai, c’è mio marito e con un sorriso malizioso fece il gesto a mulinello e dopo …
Dopo si sedette di fianco a me, mentre suo marito era intento a filmare dal posto di fianco all’autista.
Chiacchierammo un pò, lei mi chiese “ma a Milano, hai una ragazza?” e al mio dire si, in effetti, Carolina, una compagna di scuola, una bruna, con ...