FUOCO
Data: 05/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: silverdawn, Fonte: RaccontiMilu
... Chi se ne frega, non possiamo mica star qui a regolare il volume, abbiamo da fare! Ti mangio, ti bevo... ritorni a cantare. Hai una voce stupenda, l'ho già detto, da mezzosoprano! I tuoi spasmi durano a lungo, li raccolgo, li succhio, li godo. Sono miei, i tuoi orgasmi sono i miei, e io li voglio! Te ne cavo un altro mentre implori -basta, ti prego, basta!- ma da qui, da qui sotto, con l'altra bocca, mi dici -ancora, ancora, non smettere adesso!-. Sfiancata. Raccolgo gli ultimi spasmi delicatamente baciando le labbra, carezzando il clitoride col naso, carezzando un coscia e un seno... Salgo! Pancia, ombelico, stomaco, torace ansimante, seno tremante, capezzolo allegro, veramente allegro... ti lascio riprenderti. Seno, gola, mento, mandibola, guancia, lobo. Sussurro qualcosa, non ricordo cosa. Ridi. Scendo! Scendo alla bocca, adesso sei più tranquilla, ansimi ancora ma senza troppo affanno. Mi cerchi le mutande... sarà giusto? Non ho più indagato... se quel signore non si fa trovar pronto? Che figura ci faccio? Indago... posso stare tranquillo, pare ci sia... puoi toglierle, se vuoi. Non aspettavi il mio consenso, ci mancherebbe. Lo so. Che meraviglia. Il tuo fuoco sulle labbra è stupendo, il tuo fuoco sulla lingua è divino, ma sentirsi avvolgere dal fuoco, sprofondare nel fuoco, cullarsi di fuoco! Che sensazione!Di tutto l'amplesso potrei scrivere un libro, due libri, tre volumi, un'enciclopedia! Non ora, sorvoliamo... giungiamo a subito dopo un tuo bellissimo ...
... orgasmo, uno dei tanti che mi hai regalato.�Adesso è ora che ti prepari, sai... non dentro, ti prego!��Non dentro, certo, appena fuori, sul pancino...��No... ti voglio sulla mia lingua!� Che detto, anzi scritto, così sembra facile... ma sentirselo dire?�Mi pare volgare... non l'ho mai fatto, dai...��Non è per nulla volgare, ti voglio sulla mia lingua, e dopo ti dico perché...��Ma non so neppure come mettermi!��Ti aiuto io... fidati...� Mi fa mettere in piedi, davanti al camino, un poco traverso... vedo l'ombra sul divano, anche un po' di pancetta... ce l'ho sempre avuta... e tu ti poni davanti a me, quasi in preghiera. Seduta sui talloni, le ginocchia lontane, le gambe spalancate le mani a sorreggere i seni (a sorreggerli? E che bisogno c'era? Due tette da infarto, cosa sorreggi?) gli occhi di fuoco, il sorriso malandrino, la lingua di fuori. Starei qui un paio di giorni ad ammirarti.�Adesso devi farti venire da solo, guardandomi negli occhi!� Mi ci affogo, nei tuoi occhi ma... da solo? Con te che mi guardi? Non lo so mica se ce la faccio! Ce la devo fare, mi devo impegnare, in qualche film mi pare di averlo visto... tu sei paziente, diciamo che aiuta... pare davvero che preghi, ma io non mi sento santo per niente. Con un ultimo sforzo, guardandoti gli occhi e il seno appena sotto e, meraviglia, il ciuffo del pube, arriva! Nemmeno così esplosivo, pensavo più corposo, ma arriva... buona parte davvero sulla lingua, qualche goccia sul viso, non colpisco gli occhi (meno ...