1. Cuck per caso.


    Data: 05/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... sciolse la cintura. Non era molto sicura di sé, anche per lei era come se fosse la prima volta che si faceva sesso. Aprì piano l’accappatoio e intravidi una tetta e il basso ventre. Iniziò a balenarmi un certo interesse sessuale.
    
    Lei rimase nuda, con l’accappatoio in terra, attendendo istruzioni, tesa come la corda di un violino.
    
    - Metti le mani sulla testa e divarica leggermente le gambe.
    
    Come ipnotizzata obbedì, probabilmente senza pensare a nulla. La guardai attentamente, perché nuda non l’avevo mai vista. Il sentirsi osservata così da vicino, dovette generarle un primo stimolo erotico.
    
    Le girai intorno. Aveva un culo e un paio di tette che da vestita non l’avrei mai pensato. Era una brava ragazza, cercava di non apparire. Lei e suo marito si amavano.
    
    Misi da parte la tenerezza perché avevo un compito preciso da fare. Mi portai davanti a lei e le presi in mano le tette, palpandogliele volgarmente. A me piace così e infatti il pene diede un primo movimento. Lei fece fatica a stare ferma, ma vinse la sua voglia istintiva di impedirmelo. Poi le misi una mano sulla figa, avvolgendola bene. Stavolta si piegò leggermente in avanti, ma tenne le mani sulla testa.
    
    - Brava così. – Le dissi amichevole. – Mi sto eccitando.
    
    Si rilassò e sentii che la vulva si era bagnata. Meno male. L’avvolsi con le braccia e le palpai il culo. Era sodo e ovale come piace a me. Qui accettò in modo più naturale, come se fosse nella natura delle cose. Poi infilai la mano nella ...
    ... fessura del culo fino a portare il medio all’ano. Glielo avevo già fatto davanti al marito, ma adesso non c’era ed era tutt’altra cosa. Le avevo fatto venire la pelle d’oca. Mi portai dietro, mi inginocchiai e le diedi un mordone al culo.
    
    - Forza, mettiti sul cuscino, - le ordinai. – Ora! Ci sono.
    
    Obbedì e io mi spogliai in una frazione di secondo. Andai da lei, le strinsi le gambe, le presi in mano la figa, sentii che era bagnata e mi inginocchiai attorno alle sue cosce in modo da sistemare l’uccello, che adesso era in piena erezione. Lo abbassai e lo puntai alla vulva. Lei si mosse quanto bastava per aiutarmi al primo accesso, quindi scivolai dentro in due colpi.
    
    Giunto in fondo la sbattei di brutto facendola sobbalzare ai miei colpi di reni. Quindi le presi i polsi e glieli portai dietro la schiena, in modo da tenerli così bloccati con una mano. Poi con la mano destra le presi i capelli alla nuca e, così immobilizzata, la sbattei fino a venirle dentro in un attimo. Prima la prostata pompò all’interno e poi fece uscire una grande quantità di sperma. La riempii a fiotti.
    
    Era la prima volta che venivo per ingravidare una donna e provai una strana sensazione. Non l’avevo fatto per e, ma per lei. Per loro.
    
    Quando lo sfilai, notai che lei lo avrebbe gradito ancora, ma purtroppo non era nei patti.
    
    - Ti farò godere comunque alla fine. – Le assicurai, baciandola.
    
    Mi sfilai e mi buttai di schiena al suo fianco.
    
    Restammo così per qualche minuto, poi con calma ci ...
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