La mia storia con julius
Data: 09/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: cyberschiavo
... trapanando il culo, che non hai mai provato niente di simile, dai, troia che non sei altro”.
“Si, mi. . aahha .. mi stai sfondando, non mi sento più il culo, dai vienimi dentro, allagami tutto!”.
Sembravo come impazzito sia dal dolore che dal piacere, da ogni colpo sentivo il suo cazzo contro le pareti del mio intestino, avevo paura a chiedergli se era tutto dentro oppure lo strazio doveva ancora finire.
Il negro si divertiva da morire, ogni tanto diceva qualcosa nella sua lingua originale che io non comprendevo, ma sicuramente erano insulti rivolti a me.
Ad un certo punto un colpo secco ed un dolore allucinante e compresi che aveva dato sfogo a tutto il suo impeto; iniziai ad urlare dal dolore, mentre lui mi tappava la bocca con le mani per impedirmi di farlo, continuando come un pistone ad entrare ed uscire dal mio buco oramai straziato.
Poi ad un tratto una pausa durata due o tre secondi, un mugolio e poi un altro affondo; sentivo il suo liquido bollente come lava inondarmi il culo dall’interno.
Non ricordo in quante volte venne ma dovevano essere molte, poi iniziò a ritirare il suo membro, e quando l’operazione fu terminata sentii una specie di risucchio provenire dal ...
... mio buco: mi bruciava tremendamente, andai subito a lavarmi e vidi con terrore che stava uscendo del sanguemisto a sborra.
Intanto il mio giovane amico si stava pulendo tutto soddisfatto la sua arma micidiale, si rivestì e scese senza dire al pianterreno.
Dopo cinque minuti lo seguii; “Scusa, Alex per prima ma mi hai eccitato per bene. - mi disse - non mi sono neppure presentato: mi chiamo Julius”.
“Cazzo Julius, ma da quant’è che non scopavi?” - sbottai massaggiandomi con una mano il culo.
“Bhe sai, non è facile trovare una donna quassù da voi, e le puttane costano soldi, così io e io miei amici non facciamo molto sesso.”
“I tuoi amici? Perché stai con qualcuno?”
“Viviamo in una casetta mezza diroccata a circa mezzora di strada da qui, siamo in quattro extracomunitari: due nigeriani, di cui io sono io, e due marocchini.”
“Anzi perché uno di questo giorni quando non hai niente da fare non vieni a trovarci?”
“Bhe Julius chissà, ci devo pensare!” - risposi, ma consapevole che avevo già deciso di andarci.
“Ti assicuro che non te ne pentirai, se non ti rompe farti sbattere da più cazzi!!”.
“Figurati!”
Ma questa (come già detto una volta) è un’altra storia.
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